Quando le associazioni si mobilitano

Oltre settanta leader associativi provenienti da tutte le province lombarde hanno animato a Milano il seminario "Pagare il giusto", promosso dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità). In tutti la consapevolezza che è necessario promuovere azioni di informazione e sensibilizzazione a livello territoriale, affinché l’accesso ai servizi socio-sanitari non sia più un fattore di impoverimento delle famiglie con disabilità

Pietro V. Barbieri, presidente della FISH (al centro) era presente all'incontro di Milano, organizzato dalla LEDHAÈ stato un incontro intenso e partecipato quello organizzato dalla LEDHA a Milano, denominato Pagare il giusto, presentato qualche giorno fa dal nostro sito.
Tre ore di interventi e dibattito cui hanno partecipato oltre settanta leader associativi, in rappresentanza di coordinamenti e associazioni delle diverse province lombarde.
In tutti la consapevolezza della gravità della situazione che vede la quasi totalità dei Comuni lombardi non rispettare lo spirito e la lettera delle leggi che regolamentano le modalità di richiesta di partecipazione alla spesa dei servizi.

Nel corso del seminario è stata presentata l’iniziativa di LEDHA che ha inviato a tutti i sindaci dei Comuni lombardi una lettera-documento che illustra i princìpi giuridici cui le Amministrazioni comunali devono attenersi nel richiedere contributi alle persone con disabilità che frequentano i servizi socio-sanitari e socio-assistenziali.
È stato inoltre ribadito e illustrato il percorso normativo che ha portato prima all’istituzione dell’ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) – una volta noto come redditometro – e poi, con il Decreto Legislativo 130/2000, alla determinazione che per le persone con grave disabilità si debba fare riferimento al solo reddito individuale. Un percorso che non ha portato finora a risultati significativi, viste le scelte di molti Comuni di utilizzare i parametri più fantasiosi per richiedere oneri sempre più pesanti alle persone con disabilità e alle loro famiglie.

Si tratta di una situazione di difficoltà che si inserisce tra l’altro in un quadro generale di risorse insufficienti a sostenere l’attività dei servizi e di rischio di povertà crescente per le famiglie delle persone con disabilità.
Un’iniziativa, dunque, quella della LEDHA, che potrà moltiplicare i propri effetti solo quando sarà raccolta e utilizzata dall’intero mondo associativo lombardo a livello locale, in un’azione di informazione e sensibilizzazione sia delle persone con disabilità e dei loro familiari che degli amministratori pubblici.

Al tavolo dei relatori dell’incontro di Milano si sono alternati Pietro V. Barbieri, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Francesco Trebeschi, consulente dell’ANFFAS di Brescia (Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali), Gaetano De Luca, del Servizio Legale di LEDHA, Angelo Fasani e Giovanni Merlo, rispettivamente vicepresidente e direttore di quest’ultima organizzazione.
(G.M.)

Per ulteriori informazioni:
LEDHA, tel. 02/6570425 – 347 7308212 (Giovanni Merlo)
comunicazione@informahandicap.itwww.informahandicap.it.
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