È attiva da poche settimane a Rufina (Firenze) la struttura sorta dal Progetto “RistorAbili”, iniziativa lanciata dalla cooperativa di servizi L’Orologio di Pontassieve e finanziata grazie al bando del consorzio toscano Esprit, nell’ambito della progettazione avviata con i Fondi Sociali Europei.
E così dieci ristoratori, che vivono diverse situazioni di disagio o a rischio di esclusione sociale (persone con disabilità fisica, disagio psichico, immigrati), stanno cominciando a gestire i diversi compiti e mansioni delle tre attività legate al progetto: un albergo (Hotel La Speranza), un ristorante (Grazzini) e una pizzeria (Azimut).
Altre cooperative sociali del territorio, avvalendosi anche del supporto di vari enti pubblici e privati, sono state vicine all’Orologio, per raggiungere la finalità principale di RistorAbili, ovvero la creazione di una nuova cooperativa, l’Oasi della Speranza, nata appunto nel novembre del 2005, che potesse specializzarsi nel gestire attività nel settore alberghiero e della ristorazione.
Il tutto al termine di uno specifico corso di formazione, frequentato nell’estate del 2005 da venti persone, dieci delle quali sono state oggi assunte a tempo indeterminato.
Tutti uomini e donne dai vent’anni in su, cui i partner promotori sono vicini in questa fase, per arrivare a far sì che le attività gestite dalla cooperativa riescano a finanziarsi in modo autonomo.
(S.B.)
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