Quel che si fa per il lavoro dei disabili in Friuli Venezia Giulia

Sarà incentrato su questo tema un convegno che si terrà ad Udine il 29 e 30 ottobre, durante il quale, oltre ad approfondire tutta la parte normativa, regionale e nazionale, si discuterà anche della complessità del lavoratore disabile, dei Centri per l'Impiego Provinciali e delle esperienze transnazionali attuate nell'ambito del Progetto Equal LINDA (Lavoro, Inclusione e Diverse Abilità)

Un convegno a Udine, lunedì 29 e martedì 30 ottobre (Centro Congressi Palazzo delle Professioni), intitolato Integrazione lavorativa delle persone disabili tra applicazione normativa e sperimentazione, per fare il bilancio su quanto è stato fatto finora in Friuli Venezia Giulia per l’inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro e per stabilire le nuove misure che consentiranno di raggiungere l’obiettivo ambizioso del 25% di disabili inseriti – ossia mille persone – entro il 2010, così come auspicato dalla cosiddetta Strategia di Lisbona*.

Persona con disabilità che lavora al computer«Con il programma triennale di politica del lavoro 2006-2008 – ha dichiarato Roberto Cosolini, assessore regionale del Friuli Venezia Giulia al Lavoro e alla Formazione Professionale – la Regione si è posta l’obiettivo di affrontare la materia della disabilità in un’ottica di sistema che veda coinvolti tutti i soggetti che a vario titolo contribuiscono ad attuare gli interventi necessari all’integrazione lavorativa delle persone con disabilità. Muoversi in questa direzione, con l’attivazione di azioni concertative molto serrate con le Province, il Comitato Intercostituzionale, le varie Commissioni, ha permesso di dare attuazione, nel giro di poco più di un anno e mezzo dalla Legge Regionale 18/2005, alla quasi totalità dei regolamenti e atti di indirizzo in essa previsti. Adesso, avendo a disposizione tutti gli strumenti che la Legge Nazionale 68/99 prevede, sarà possibile individuare e attivare i percorsi che si ritengono più congeniali per una soddisfacente politica di inserimento e inclusione sociale delle persone disabili».

I numerosi interventi previsti dal programma del Congresso di Udine sono stati pensati dunque per dare diffusione a quanto accade in questo settore nel Friuli Venezia Giulia, una regione nella quale attualmente l’inserimento dei disabili si attesta sul 10% (circa il doppio della percentuale dell’Italia, ferma al 5% del totale della forza lavoro).
La prima sezione (Normative a sostegno dell’occupazione delle persone disabili: dalla L. 68/99 alla L.R. 18/05) sarà dedicata agli approfondimenti sulla normativa regionale attuativa della disciplina nazionale, in particolare su quel settore rappresentato dai percorsi personalizzati di inserimento lavorativo e dai progetti propedeutici per l’inserimento socio-lavorativo.
Successivamente si affronterà il tema La complessità della persona disabile come lavoratore, parlando anche delle cosiddette “disabilità emergenti” e delle problematiche delle imprese.
Seguirà l’analisi delle esperienze più innovative nell’erogazione dei servizi da parte dei Centri per l’Impiego Provinciali (L’innovazione nella pratica dell’inserimento lavorativo delle persone disabili: l’esperienza della Provincia di Udine), che svolgono senz’altro una funzione importante, rappresentando il momento di sintesi del collocamento mirato.

«Il convegno – ha spiegato ancora l’assessore Cosolini – sarà anche l’occasione per approfondire le esperienze transnazionali nell’ambito del Progetto Equal LINDA (Lavoro, Inclusione e Diverse Abilità) – iniziativa voluta dall’Unione Europea, dal Ministero del Lavoro e dalla Regione Friuli Venezia Giulia – grazie alla presenza a Udine di rappresentanti dell’Università, degli enti previdenziali e delle istituzioni del lavoro dei partner sloveni, francesi e tedeschi“.

Secondo Vladimir Kosic, presidente della Consulta Regionale delle Associazioni dei Disabili, che interverrà anch’egli al Convegno di Udine, «è realmente positiva la collaborazione avviata con la Direzione Regionale al Lavoro per risolvere una serie di problemi che non sono quelli di una minoranza, ma anzi impattano sulla maggioranza della comunità. Del resto il Friuli Venezia Giulia è stato “precursore” della Legge 68/99 e  quindi si parte da ottime premesse per raggiungere gli obiettivi».
(S.B.)

*Riuniti nel marzo del 2000 a Lisbona, i capi di Stato e di governo dell’Unione Europea avevano lanciato l’obiettivo di fare dell’Europa «l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo» entro il 2010.
Da allora, le diverse misure da mettere in atto per raggiungere questo obiettivo hanno preso il nome di Strategia di Lisbona.

Il programma completo del Convegno di Udine è disponibile cliccando qui.
Per ulteriori informazioni:
Segreteria organizzativa, presso Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Direzione Centrale Lavoro, Formazione, Università e Ricerca – Servizio Lavoro: Davide Nolo (040 3775126), Daniela Tragni (040 3775132), Luisa Puspan (040 3775138)
servizio.lavoro@regione.fvg.it
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