«Sappiamo che c’è ancora moltissimo da fare, e di questo non posso che essere scontento, ma abbiamo voluto dichiarare una stagione diversa sulla disabilità nel Lazio e imprimere un cambio di passo su questi temi».
Peppe Mariani, presidente della IX Commissione Lavoro e Politiche Sociali della Regione Lazio, ha così introdotto alcuni recenti provvedimenti promossi dall’organismo da lui presieduto, nel corso di un incontro svoltosi il 18 novembre a Roma, presso la sede della Giunta Regionale.
Tra gli obiettivi dell’iniziativa, la presentazione e la condivisione con i servizi, le associazioni e le cooperative del Terzo Settore della nuova Legge Regionale 17/08, denominata Norme in materia di inserimento al lavoro delle persone con disabilità.
«La nuova Legge 17 nasce come reazione al cosiddetto “Decreto Tremonti”, scaturito anche dalla condivisibile volontà di semplificare la vita alle imprese, ma che sarebbe però potuto andare a creare seri danni per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità nella nostra Regione», ha commentato Augusto Battaglia, componente della IX Commissione Regionale.
Come spiegato dagli estensori della norma, i commi 4 e 5 dell’articolo 40 del Decreto Legge 112/08 [poi convertito nella Legge 133/08, N.d.R.] vanno a modificare gli articoli 9 e 17 della Legge 68/99 sul diritto al lavoro delle persone con disabilità, in particolare dove si prevedeva per le imprese la certificazione di ottemperanza a quest’ultima norma, in occasione della partecipazione a bandi per appalti pubblici o qualora intrattenessero rapporti convenzionali o di concessione con la Pubblica Amministrazione.
A tale certificazione il “Decreto Tremonti” sostituisce infatti una generica dichiarazione del datore di lavoro, che certamente richiede un tempo di elaborazione minore, ma – come ha notato Battaglia – non rappresenta certo la stessa cosa, «in quanto non si mettono i servizi del collocamento pienamente in condizione di condurre delle verifiche sull’adempienza o meno, da parte dell’azienda, della Legge 68/99».
La nuova Legge Regionale 17/08 va quindi a ripristinare nel Lazio l’obbligo, per gli Enti della Pubblica Amministrazione che operano sul territorio, di richiedere la certificazione introdotta dall’articolo 17 della Legge 68/99.
«La Legge Regionale – ha commentato Battaglia – nasce da un fatto occasionale, ma in generale, avvicinandosi tra l’altro il decennale della stessa Legge 68, la Regione vuole prendere, sul diritto al lavoro, un serio impegno per cercare di fare il punto su quello che è accaduto in questi anni e sullo stato di attuazione della norma nel Lazio, anche per capire se sia necessaria un’opera di “manutenzione“».
«I dati – ha proseguito Battaglia – in teoria non mancano, basti pensare a quelli forniti dall’ISFOL [Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori, N.d.R.], che ogni anno produce due volumi dove si spiega cosa succede nelle Regioni in questo ambito; ma l’indagine regionale dovrà andare più a fondo, ad esempio analizzando cosa non ha funzionato nella gestione quotidiana dei servizi, o ad esempio sul modo con cui hanno reagito le imprese a questa norma».
E i numeri sottolineano davvero la necessità dell'”accelerazione” che la Regione vuole imprimere sul diritto al lavoro. A fronte infatti delle 75.000 persone con disabilità iscritte al collocamento e ai 12.000 nuovi iscritti ogni anno, gli effettivi inserimenti al lavoro nel Lazio non superano annualmente i 2.200 casi.
Da segnalare infine che la nuova Legge Regionale va ad istituire il Bollino di Qualità H, un riconoscimento delle buone prassi volte all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, attribuito alle imprese pubbliche e private che si distinguono nel grado di applicazione della Legge 68/99.
L’incontro del 18 novembre ha rappresentato anche l’occasione per presentare la Proposta di Legge per l’istituzione del Centro di Accesso Unificato per la Disabilità, il cui testo è stato sottoposto ai rappresentanti dell’associazionismo per un ulteriore confronto prima dei necessari passaggi procedurali che – è l’auspicio della Commissione Regionale – potrebbero portare alla sua approvazione entro il 2008. (Giuliano Giovinazzo)
Articoli Correlati
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- La complessità del "Dopo di Noi" e la logica dei diritti «Può esserci ancora la possibilità di abbandonare l’attuale sistema organizzativo dei servizi e, approfittando dell’occasione di attuare la Legge 112/16 sul “Dopo di Noi”, iniziare con coraggio un processo di…