Nell’ambito dell’iniziativa denominata AbilArte l’intrapresa sociale, verrà presentato in anteprima martedì 24 novembre a Roma (Nuovo Cinema Aquila, Via l’Aquila, 68, ore 18) il film Fosforillasi, lungometraggio doc-fiction sul tema dell’integrazione sociale e lavorativa delle persone con disabilità.
L’evento è interamente realizzato da cooperative sociali di inserimento lavorativo e da associazioni di volontariato che sostengono l’esperienza svolta nel Progetto Presidio Lazio, ideato e gestito dall’Associazione CO.IN. (Cooperative Integrate) ONLUS e condotto da un gruppo integrato di persone di nazionalità italiana e bielorussa.
Si tratta, nel dettaglio, di un gruppo di oltre settanta tra soci lavoratori e volontari di associazioni, che ha coinvolto centoquaranta bambini dell’Internato di Begoml e ventidue ragazzi bielorussi con disagio psichico.
Presso il Nuovo Cinema Aquila, dunque, si inizierà con due videoracconti, Come uno spot, che narra con maestria e disincantata professionalità l’impegno nella realizzazione di un buffet da parte dei soci della Cooperativa Sociale Abecedario, e Un passo indietro per andare avanti, viaggio intimo sulle riflessioni delle persone protagoniste della loro impresa a cura della Cooperativa Il Faro.
Successivamente è previsto il clou dell’iniziativa, vale a dire la già citata anteprima del film Fosforillasi, intreccio di storie vissute tra l’Italia e la Bielorussia che coinvolge i soci della Cooperativa Matrioska insieme a tutti quei bambini – ormai adulti ed ex ospiti dell’Orfanotrofio di Begoml – che vivono in case famiglia gestite dall’Associazione Volontari Il Cavallo Bianco, da anni impegnata su questo fronte.
La sapiente regia di Giovanni Sansone coinvolge appieno le abilità creative di questo “insolito” cast, che vede in Fosforillasi l’amichevole partecipazione di importanti personaggi della cultura e del cinema, quali Andrea Camilleri, Maria Grazia Cucinotta, Michele Gammino, Pino Quartullo e Claudia Zanella.
Il tutto in un luogo come il Pigneto, che è parte integrante della proposta culturale, perché quartiere di Roma simbolo del neorealismo, quartiere come struttura rappresentativa della legalità, testimoniata attraverso la cooperazione sociale che valorizza e recupera spazi collettivi. Qui, il desiderio di documentare e insieme divertire il pubblico, bene si intreccia con i racconti delle storie personali, dei sogni e delle aspirazioni di persone con e senza disabilità, impegnate quotidianamente in cooperative sociali integrate. Un originale disegno in grado di proporre un sistema di lavoro dove ognuno è tassello, unico e indispensabile, dello stesso puzzle. (Andrea Venuto)
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