3 Dicembre: siamo persone, non “fasce deboli”!

di Roberto Speziale*

3 DicembreAmplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile: questo il tema della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre, che «riconosce l’importante ruolo che le persone con disabilità svolgono nella creazione di un mondo più inclusivo e sostenibile per tutti” e che si pone tra gli obiettivi garantire l’inclusione delle persone con disabilità in tutti gli aspetti della società, aumentare la partecipazione delle persone con disabilità ai processi decisionali, sensibilizzare sui diritti delle persone con disabilità e celebrare i risultati delle persone con disabilità».
Sosteniamo pienamente il tema 2024 della Giornata perché sin dalla nostra fondazione, come ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo) abbiamo operato per fare in modo che le persone con disabilità, in particolare con disabilità intellettive e con disturbi del neurosviluppo, fossero protagoniste dirette della loro vita e della vita della comunità, attraverso giusti ed adeguati sostegni e promuovendo Autorappresentanza e Autodeterminazione. Eppure ancora oggi, oltre ai diritti che continuano troppo spesso a rimanere su carta, sono ancora troppi i pregiudizi e gli stereotipi che circondano le persone con disabilità e che si manifestano palesemente nell’uso di parole che offendono e denigrano, che sono rimaste ancorate ad una visione completamente errata della disabilità e che non rispettano la persona con disabilità per quello che è: una persona!

Anche il problema dell’accessibilità permane e non parliamo solo di accessibilità fisica, ma anche di quella delle informazioni e delle comunicazioni che riguardano tutti gli àmbiti della nostra società, culturale, mediatico ecc.: avere delle informazioni accessibili, attraverso strumenti come il linguaggio facile da leggere, la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) ecc. è un diritto delle persone con disabilità e rappresentano il mezzo per avere una reale inclusione, andando anche a promuovere quel diritto alla partecipazione e ai processi decisionali che è ancora lontano dall’essere concreto.
Stiamo facendo passi avanti, ma c’è ancora molta strada da fare, e la nostra Associazione come sempre non rimane a guardare, ma agisce concretamente: è infatti da mesi che si stanno svolgendo gli Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo nelle varie Regioni del territorio e chiuderemo l’anno con l’appuntamento in Veneto del 6 dicembre, evento organizzato anche per celebrare la Giornata Internazionale.

E concludo con le parole di Enrico Delle Serre e Serena Amato, entrambi portavoce della nostra PIAM, la Piattaforma Italiana Autorappresentanti in Movimento, il primo movimento di Autorappresentanza italiano, composto da persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo: «Noi siamo pronti a partecipare attivamente ai processi decisionali che ci riguardano, a partire dalle nostre famiglie e associazioni. Sappiamo riconoscere e denunciare le discriminazioni, e siamo stufi di subirle. Ci definiscono “fascia debole” o “persone fragili”, ma noi siamo persone, con idee, sentimenti, emozioni e sogni, proprio come chiunque altro, e chiediamo che i nostri diritti siano rispettati e resi esigibili. Riaffermiamo quindi il nostro diritto a essere protagonisti di un futuro inclusivo e sostenibile, in una società dove i pregiudizi e gli stereotipi non ci privino della pari dignità. Chiediamo accessibilità in ogni àmbito della vita, dall’informazione alla partecipazione ai processi decisionali, strumenti fondamentali per la nostra autodeterminazione. Non vogliamo privilegi, ma pari opportunità per costruire insieme una società più equa e giusta».

*Presidente nazionale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo).

 

Share the Post: