
Infatti, anche da una recente indagine condotta da Gustavo Fraticelli, co-presidente dell’Associazione Coscioni, e da Alessia Turchi, membro di Giunta, sul rispetto degli obblighi di assunzione di lavoratori con disabilità, sono emerse gravi carenze nei controlli e nelle sanzioni, oltre che l’assenza di dati omogenei e trasparenti a livello centrale, in ordine alla conoscibilità del numero effettivo di lavoratori avviati all’occupazione.
«A conferma della grave situazione che interessa l’inserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità – sottolinea Alessia Turchi – basta leggere il Rapporto ISTAT La disabilità in Italia. Periodo di riferimento: Anni 2004-2005 [diffuso il 13 maggio 2010, N.d.R.], che evidenziava come il tasso di occupazione dei disabili ammontasse al 18% contro il 54% dei non disabili, mentre il tasso di occupazione in ambito europeo risulta, dalle linee definite dalla Commissione Europea nella Strategia Europea sulla Disabilità 2010-2020, pari al 50%. Dalle nostre indagini, infine, è emerso che le aziende tenute alle assunzioni obbligatorie non solo non rispettano l’obbligo, ma non vengono sanzionate dalle Province, grazie anche al ricorso allo strumento della convenzione».
«La nostra Associazione – aggiunge Gustavo Fraticelli – ha voluto quindi evidenziare al Ministro come il superamento del marcato dualismo tra rapporti di lavoro subordinati stabili e precari, attualmente presente nel mercato del lavoro, rappresenterebbe un beneficio anche per l’occupazione delle persone con disabilità, le cui quote di riserva sono rapportate ai soli lavoratori stabili». (S.B.)
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