La manifestazione del 25 ottobre a Roma, provocatoriamente denominata Alunni disabili in gabbia, riflette una situazione sempre più difficile e “virtuale” dell’integrazione scolastica per le persone con disabilità. Anche le cifre più recenti parlano da sole: pochi insegnanti di sostegno (il rapporto in genere è di uno ogni due alunni), strutture inadeguate, tagli ai fondi.
«La manovra bis legata alla Finanziaria – annota Gabriele Bonincontro in Repubblica.it – parla chiaro: per la scuola sono previsti tagli di 155 milioni di euro, 71 dei quali sottratti all’integrazione scolastica, dall’adeguamento delle strutture al sostegno».
Superando.it è particolarmente impegnato su questo fronte, con richiami quasi quotidiani a quanto sta succedendo nei tempi più recenti. Lo si può ben vedere, consultando la sezione Studio del nostro sito. Tra tutti i contributi, segnaliamo soprattutto – per lucidità di sintesi – quello di Salvatore Nocera, vicepresidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), intitolato L’integrazione dimenticata, che delinea con chiarezza una serie di quesiti rimasti finora senza risposta.
Oggi anche i sindacati sono sul piede di guerra: ad esempio Francesco Scrima, segretario nazionale di CISL Scuola, ha parlato di «tagli inqualificabili, che aggiungono disagio a disagio e che si caratterizzano come una pesante quanto allarmante insensibilità, che finisce per calpestare quei particolari diritti che attestano il grado di civiltà di una comunità. La diminuzione di spesa imposta va a colpire soprattutto gli alunni con disabilità, negando loro la possibilità di vedere realizzati molti degli adeguamenti previsti nelle strutture scolastiche da essi frequentate».
Dal canto suo, Enrico Panini, segretario nazionale di CGIL Scuola evidenzia addirittura il pericolo – di fronte ai tagli previsti – di dover «rinunciare all’abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole».
Sintomatica poi la conclusione di Bonincontro, nell’articolo già citato di Repubblica.it: «Tra tagli ai fondi per l’adeguamento dell’edilizia scolastica e insegnanti di sostegno in numero assolutamente insufficiente, la conclusione, amara e poco degna di un Paese civile, è una sola: per gli studenti con disabilità sarà quasi impossibile non solo frequentare la scuola con regolarità, ma addirittura riuscire ad andarci».
È da tutto ciò, quindi, che nasce la manifestazione di oggi a Roma e quelle che presumibilmente seguiranno nelle prossime settimane, di fronte alle mancate risposte del Ministero e ai tagli previsti per questo fondamentale settore.
(Stefano Borgato)
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