Sì ai farmaci nelle scuole

a cura di Crizia Narduzzo
Dopo quattordici anni di impegno profuso in una vera e propria battaglia di civiltà, l’Associazione Italiana Contro l’Epilessia (AICE), membro della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha raggiunto nei giorni scorsi un importante traguardo: la sottoscrizione da parte dei ministri Moratti (Istruzione, Università e Ricerca) e Storace (Salute) delle Raccomandazioni e Linee Guida per la somministrazione dei farmaci in orario scolastico

È un’importante notizia di questi giorni l’emanazione da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), d’intesa con il Dicastero della Salute, delle Raccomandazioni contenenti le Linee Guida per definire gli interventi necessari all’assistenza di tutti quegli studenti che abbiano bisogno della somministrazione di farmaci durante l’orario scolastico.Bambini in aula scolastica

Il provvedimento, reso noto dai ministri Moratti e Storace con una nota inviata a tutti i Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali – con la precisa richiesta di darne massima diffusione – rappresenta una conquista dal grande peso e significato per tutte le associazioni che si battono quotidianamente per il superamento dell’handicap e l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità.
Associazioni che, soprattutto attraverso l’impegno profuso in questa battaglia per quasi quindici anni dall’Associazione Italiana Contro l’Epilessia (AICE), hanno cercato di sensibilizzare e far capire ai rappresentanti delle Istituzioni quale grave danno e limitazione al diritto allo studio e quindi all’integrazione scolastica rappresentasse la mancanza di impegno da parte della scuola e degli enti interessati a superare le difficoltà affrontate da alunni che, per determinate patologie cliniche, siano costretti ad una regolare assunzione di farmaci durante l’orario scolastico. Una limitazione, questa, che di conseguenza costituisce anche un ostacolo al diritto di ciascuno di realizzare pienamente lo sviluppo della propria persona.

Quello raggiunto dall’AICE, quindi, è un risultato molto positivo, in quanto dimostra anche come l’impegno e la dedizione delle associazioni che operano in ambito di disabilità stiano riuscendo a cambiare in modo sostanziale le cose, migliorandole e facendo aumentare di giorno in giorno la consapevolezza che la società e le Istituzioni nel loro complesso hanno di questa realtà.Bambina tra due file di alberi

L’Atto emanato dai due Ministeri si compone di cinque articoli che si presentano come indicazioni precise rispetto alle varie attività necessarie per consentire l’assunzione di farmaci in orario scolastico a tutti quegli alunni che ne abbiano la necessità.
Nel documento viene innanzitutto precisato come l’intera attività debba essere frutto di un coordinamento tra i servizi sanitari, le famiglie, la scuola e gli Enti Locali, richiamando ciascuno di tali interlocutori alle proprie specifiche responsabilità che vengono anch’esse definite in modo chiaro.
Vengono definite inoltre le modalità di intervento e le possibili soluzioni nei casi in cui determinate realtà scolastiche locali o sanitarie non dispongano dei requisiti o delle condizioni necessarie per l’adempimento delle disposizioni.
Il suddetto testo, infine, dedica un articolo alla gestione di eventuali emergenze che si dovessero verificare.

Si tratta certamente di una conquista concreta, che potrà anche servire come stimolo a tutti coloro che dedicano le proprie energie alla dura battaglia per l’affermazione dei diritti e le pari opportunità delle persone con disabilità.

Per vedere il testo integrale dell’Atto emanato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e da quello della Salute, cliccare qui.
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