Il Tribunale di Salerno, Sezione Distaccata di Eboli, ha riconosciuto la figura professionale dell’assistente scolastico specializzato per gli alunni con disabilità, imponendo al Comune locale di assicurarne le prestazioni ad uno studente cui era stata negata.
L’azione era stata promossa dalla FISH della Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – Federhand a tutela non di un singolo soggetto, ma per l’affermazione di un diritto ed era partita nel marzo scorso, quando il genitore di un alunno con disabilità aveva fatto ricorso contro il Comune di Eboli che non aveva assicurato la presenza in classe di un’assistente scolastico, con il ruolo di mediatore alla comunicazione e all’autonomia per il proprio figlio.
Tale figura era stata richiesta dalla famiglia, all’atto dell’iscrizione alla prima media, su consiglio dell’ASL Salerno 2 e con il parere positivo della scuola, per consentire al minore, che non riesce ad essere sufficientemente chiaro nella comunicazione verbale, di relazionarsi con il resto della classe.
Da parte sua, il Comune aveva assicurato più volte ai genitori il proprio intervento, rimandandolo però continuamente, tanto che si era arrivati in terza media, senza che l’intervento si concretizzasse, adducendo quale scusante il mancato inserimento di questa figura nel programma dell’Amministrazione e la mancanza di fondi in bilancio.
Oggi, dunque, con l’Ordinanza n. 2069 del 24 maggio, il giudice Luigi D’Angiolella ha dato ragione al genitore, stabilendo che il diritto all’integrazione scolastica di un alunno con disabilità «è assoluto e inviolabile» e che l’ente locale è obbligato a fornire assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale dell’alunno, indipendentemente da valutazioni discrezionali dell’Amministrazione sull’opportunità e sul costo del servizio.
Questo provvedimento rappresenta senz’altro un grande passo in avanti nell’affermazione dei diritti delle Persone con disabilità e in particolare del diritto allo studio, aggiungendo un tassello fondamentale alla strategia che la FISH persegue per garantire e agevolare il progetto di vita per i ragazzi con disabilità, progetto che prevede la presa in carico globale del soggetto e l’elaborazione di un programma educativo e formativo realizzato con modalità diverse, “tagliate su misura” per ogni singolo ragazzo.
Un grande risultato, quindi, per la comunità. Resta per altro l’amarezza per il fatto che esso sia arrivato troppo tardi per il ragazzo cui si riferisce, non avendo potuto egli avvalersi di un’assistenza adeguata che gli permettesse di affrontare il clima difficile creatosi in classe e costringendolo a non frequentare costantemente le lezioni, rinunciando di fatto all’importante momento relazionale del gruppo classe. Un fatto, questo, che non deve accadere mai più!
Infatti, con questa Ordinanza, il Tribunale di Salerno, nel condannare il Comune di Eboli, ha confermato il diritto allo studio dei ragazzi con disabilità, riconoscendo, come previsto dalla Legge 104/92 e dalla Legge 328/2000, la figura dell’assistente specialistico di mediatore alla comunicazione e all’autonomia per gli alunni iscritti alla scuole di ogni ordine e grado.
*Coordinatore dell’Osservatorio Regionale sul Diritto all’Educazione FISH-Campania – Federhand.
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