Il Ministero della Pubblica Istruzione ha trasmesso il 4 luglio scorso l’Atto di Indirizzo del ministro Fioroni del 28 giugno 2007, nel quale il ministro stesso indica gli obiettivi prioritari che intende realizzare nel prossimo anno scolastico 2007-2008.
Il documento è molto ampio e si occupa di tutti gli aspetti concernenti la scuola in fase ancora di riforma. Infatti i temi affrontati sono rispettivamente i seguenti:
– completare l’elaborazione delle indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e quella del primo ciclo di istruzione;
– sviluppare la metodologia dell’alternanza scuola-lavoro quale strumento di innovazione didattica e organizzativa;
– innovare e rafforzare il ruolo e l’identità degli istituti tecnici e professionali;
– orientare i giovani alle lauree tecnico-scientifiche;
– promuovere e sostenere la realizzazione, in ogni provincia, dei poli tecnico-professionali;
– riorganizzare e potenziare l’istruzione e la formazione tecnica superiore;
– eliminare il fenomeno del precariato;
– attivare un sistema di valutazione del sistema scolastico e delle singole scuole;
– formazione permanente per tutto il personale della scuola;
– revisione del sistema di reclutamento;
– adeguamento e messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico.
A questo punto colpisce il fatto che non vi sia alcun riferimento esplicito, neppure per accenno, all’obiettivo dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità.
Ciò ha fatto pensare ai critici che ormai essa non sia considerata più una priorità innovativa per il Ministero, ma sia stata invece degradata al rango di attività di pura routine.
Se però si guarda al fatto che il ministro ha voluto ricostituire il Comitato Tecnico-Scientifico per l’Integrazione Scolastica e ha fatto riconvocare la Consulta delle Associazioni dei Disabili e dei loro Familiari, ripristinando con ciò pienamente l’Osservatorio Scolastico Ministeriale, si può pensare, invece, che in ciascuno degli obiettivi sopra elencati si debba intendere come sottinteso il riferimento all’integrazione scolastica.
Certo, un riferimento esplicito, almeno in qualche punto, non sarebbe stato male, anche per fugare l’impressione che l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità sia uscita dall’agenda politica.
Si confida comunque che tramite l’Osservatorio queste preoccupazioni possano essere portate all’orecchio del ministro che così, coi fatti, potrà agevolmente fugarle.
*Vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
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