Approfondire le problematiche sulla scolarizzazione dei sordi e degli audiolesi nelle classi delle scuole pubbliche: è questo l’intento del più recente studio pubblicato da Renato Pigliacampo, già psicologo dirigente di una ASL delle Marche, oggi incaricato di Psicopatologia del Minorato Sensoriale e di Linguaggi per il Sostegno presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Macerata, ma anche apprezzato narratore e poeta, del quale ci piace ricordare ad esempio la raccolta di versi intitolata L’albero di rami senza vento, data alle stampe nel 2006.
In questo saggio, che si chiama Parole nel movimento. Psicolinguistica del sordo, Pigliacampo, anch’egli colpito sin dall’infanzia da una grave disabilità dell’udito, dimostra tutto il suo impegno per entrare nella mente dei simili e per cercare di rispondere a numerosi interrogativi, tramite un percorso fatto di conoscenze sociopsicopedagogiche, linguistiche, antropologiche e neurolinguistiche, efficaci nell’elaborare un’originale teoria il cui obiettivo è appunto quello di facilitare l’approccio alla scuola dei bambini con disabilità uditive.
«Un bellissimo libro – è stato scritto – ove l’autore spiega efficacemente la psiche e la mente del bambino non udente, comparandole ai processi psicocognitivi del coetaneo. Leggerlo è un dovere di coloro che trattano le problematiche del Silenzio».
(S.B.)
Roma, Armando Editore, 2007 (Collana Medico Psicopedagogica), 288 pagine.
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