Il Centro di Formazione Permanente Eric Schopler è un progetto realizzato dall’AIRiM (Associazione Italiana per il Ritardo Mentale) e dalla Vannini Editrice.
Quest’ultima, da sempre impegnata – e oggi specializzata – nella pubblicazione di materiale sulla disabilità e l’apprendimento, da molti anni organizza anche corsi formativi individualizzati per enti e realtà, come ad esempio gli istituti scolastici, o i centri sociosanitari e assistenziali, che abbiano specifiche esigenze e che decidano di avvalersi dell’esperienza e della professionalità dei suoi collaboratori.
Ed è proprio per ampliare questo genere di proposta – che rimane comunque disponibile – che nel 2006 la casa editrice ha deciso assieme all’AIRiM di fondare un Centro volto alla diffusione degli strumenti applicativi e delle conoscenze acquisite negli anni nel campo della disabilità intellettiva e relazionale.
Se per il primo anno la proposta formativa del Centro aveva riguardato però solo l’ambito dei servizi ed era rivolta a operatori del sociale, questa volta il Centro Schopler ha deciso di allargare ulteriormente i temi trattati nei propri corsi – che partiranno a ottobre e si terranno a Brescia (Centro “Family Hope”) – i quali sono stati raccolti in due programmi principali, l’uno sempre dedicato alla comunicazione, abilitazione e apprendimento nei casi di disabilità intellettiva, l’altro – nuovo – incentrato sulle tematiche della scuola, la didattica e l’educazione.
«La complessità e la continua evoluzione e ridefinizione dei saperi – si legge nella presentazione di questo secondo programma – le mutate richieste sociali sul versante dell’educazione, della formazione e dell’istruzione che richiedono la comprensione e la capacità di interagire con i processi di cambiamento, l’imporsi di temi quali le differenze, l’identizzazione, la globalizzazione e la crisi ecologica, sollecitano la scuola non solo a interrogarsi su nuovi concetti, forme e modalità di azione, ma anche a ricercare sfondi più convincenti entro i quali collocare l’azione e la riflessione pedagogico-didattica».
I corsi di formazione e i seminari sulla scuola proposti dal Centro, quindi, hanno lo scopo di far riflettere e di sensibilizzare rispetto alla realtà dell’apprendimento difficile, spesso causa di emarginazione e della cosiddetta dispersione scolastica.
«In questa direzione la proposta si articola su tre percorsi: il primo orientato verso temi specifici e significativi nell’ambito dell’organizzazione e dei processi di insegnamento-apprendimento; il secondo, a carattere seminariale, finalizzato alla discussione di temi a carattere più generale e culturalmente sensibili; il terzo, sotto forma di convegno, tendente a un approfondimento tematico quale quello dei trent’anni dell’integrazione scolastica, che si terrà a fine aprile del 2008».
Se i destinatari di questo percorso sono docenti, dirigenti scolastici e familiari di giovani con disabilità, l’altra proposta si rivolge, oltre che ai familiari, principalmente agli operatori dei servizi sanitari, socio-sanitari e assistenziali, che quotidianamente lavorano a fianco di persone con disabilità intellettive.
«La richiesta di una formazione continua – leggiamo nella presentazione di questo percorso – nasce spontanea man mano che nuovi metodi scientifici e nuove teorie vengono approvate quali validi sostegni per la vita di tutti. In particolar modo per la disabilità, dove si è a lungo pensato che nulla o poco potesse essere fatto, nasce l’esigenza di un sapere che possa cambiare qualcosa. La qualità della vita non è una prerogativa, ma il fine ultimo verso il quale noi tutti tendiamo. Come possiamo migliorare o portare un cambiamento significativo nella vita, se non conosciamo i metodi che più si prestano a sostenerci in questa missione? La ricerca, le scoperte scientifiche e la continua prova dell’efficacia di modelli teorici e di trattamenti ci indicano il cammino che dobbiamo seguire».
Anche questi corsi, come quelli sulla scuola, si svolgono dal mese di ottobre del 2007 al mese di maggio del 2008, e sono improntati soprattutto all’operatività, per poter fornire all’operatore un valido sostegno.
(C.N.)
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