Il TAR del Molise rimette in gioco le ore di sostegno

di Salvatore Nocera*
Un provvedimento certamente favorevole alle famiglie, ma resta ancora irrisolta la questione della formazione riguardante gli insegnanti curricolari. Un problema, quest'ultimo, assolutamente urgente, per non rischiare che l'integrazione si realizzi solo "a colpi di sentenze" e delegandola esclusivamente agli insegnanti di sostegno

Ragazzi a scuolaUn orientamento della Corte di Cassazione del febbraio di quest’anno aveva stabilito che le cause per ottenere l’aumento delle ore di sostegno non dovessero tenersi più davanti ai Tribunali Civili – che concedevano provvedimenti di urgenza per lo più favorevoli ai richiedenti – ma ai TAR (Tribunali Amministrativi Regionali), che normalmente di fronte ad un provvedimento negativo non possono concedere sospensive e quindi l’aumento delle ore.
Recentemente, però, il TAR del Molise, con ben quattro Ordinanze del 29 agosto scorso, ha ribaltato la situazione a favore dei richiedenti, annullando i provvedimenti che tagliano le ore di sostegno e costringendo l’Amministrazione a ri-aumentare le ore di sostegno secondo i bisogni indicati nella Diagnosi Funzionale e nel PEI (Piano Educativo Individualizzato).

Questa notizia – certamente favorevole alle famiglie – è stata data nei giorni scorsi in concomitanza con alcune dichiarazioni del ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, secondo cui gli Uffici Scolastici Regionali, a seguito delle proteste delle famiglie e del conseguente intervento ministeriale, hanno dato altri 700 posti in più di sostegno per colmare i vuoti creatisi con i tagli e far fronte ai bisogni di oltre 175.000 alunni certificati e iscritti quest’anno.
Il ministro Fioroni ha dichiarato inoltre che verranno organizzati dei corsi di aggiornamento per gli insegnanti di sostegno operanti in 250 scuole, che negli anni successivi si allargheranno a tutte le scuole.
Il Ministro manca però di affrontare il problema più urgente che è quello di un programma di formazione in servizio degli insegnanti curricolari, limitandosi a dire che verranno presi provvedimenti per una formazione iniziale in materia di integrazione scolastica per tutti gli aspiranti all’insegnamento.

A questo punto vale la pena osservare che questi aspiranti così formati potranno cominciare ad insegnare almeno tra cinque o sei anni, mentre il problema della formazione in servizio degli attuali insegnanti curricolari è letteralmente urgentissimo. Infatti, senza questa formazione, gli alunni con disabilità, quando manca l’insegnante di sostegno, verranno abbandonati a loro stessi o mandati fuori della classe.
Cosicché i genitori – forti anche delle recenti decisioni del TAR del Molise – chiederanno sempre più ore di sostegno e l’integrazione scolastica non si realizzerà secondo la legge, ma verrà delegata solo agli insegnanti di sostegno con una crescente richiesta del loro intervento.

*Vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

Le quattro Ordinanze del TAR del Molise sono disponibili cliccando rispettivamente qui, qui, qui e qui.
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