Per una scuola «di eccellenza», ma anche seriamente inclusiva

di Salvatore Nocera*
I forti tagli alla spesa possono non solo ridurre la qualità dell'integrazione scolastica delle persone con disabilità, ma di fatto vanificarla: questo il rischio denunciato durante una riunione dell'Osservatorio sull'Integrazione Scolastica della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), dalla quale sono partite pressanti richieste al Governo di affrontare insieme alle associazioni il problema di come conciliare una scuola "di eccellenza" che sia pure seriamente inclusiva

Il 19 settembre scorso, mentre il ministro della Pubblica Istruzione Gelmini riceveva i Sindacati Scuola, si è svolta a Roma la riunione dell’Osservatorio sull’Integrazione Scolastica della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), con la partecipazione di dirigenti ed esperti delle principali associazioni nazionali di persone con disabilità e loro familiari.

Alunna in carrozzina in un'aula piena di studentiDopo il saluto dell’ospitante preside Mario Rusconi, vicepresidente vicario dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi e Direttori Didattici), dell’onorevole Tiziana Biolghini della Provincia di Roma e dell’assessore all’Istruzione, al Diritto allo Studio e alla Formazione della Regione Lazio Silvia Costa, si sono discussi – alla presenza di un rappresentante del Ministero della Pubblica Istruzione e col coordinamento di chi scrive – i problemi più urgenti e quelli antichi non ancora risolti dell’integrazione scolastica, sottolineando il rischio che i forti tagli alla spesa possano non solo ridurre la qualità dell’inclusione, ma di fatto vanificarla, anche a causa dei confronti che l’attuale Governo fa da tempo fa con altri Paesi europei, dove però l’integrazione non esiste, almeno generalizzata come in Italia.

Dai rappresentanti di tutte le Regioni presenti sono stati denunciati non solo tagli ai posti di sostegno, ma anche accorpamenti di classi con oltre trenta alunni in presenza di più di un alunno con disabilità, nonché l’assenza di una seria politica ministeriale della qualità dell’integrazione, nel più ampio quadro della qualità di tutto il sistema scolastico.
Si è quindi fortemente chiesto al Governo di affrontare – insieme alle associazioni – il problema di come sia conciliabile una scuola “di eccellenza” che sia pure seriamente “inclusiva”. Per questo sono state ricordate le numerose proposte in tal senso formulate dalla FISH, alle quali però né il precedente Governo né quello attuale hanno ancora dato concrete risposte.

Si è inoltre chiesto al Ministero di dare attuazione all’Intesa della Conferenza Stato-Regioni del 20 Marzo 2008, sottoscritta da tutte le Regioni, sull’accoglienza e la presa in carico interistituzionale degli alunni con disabilità, oltre all’urgente riconvocazione dell’Osservatorio Scolastico Ministeriale per un dialogo fattivo col Ministro che, pur richiesto da tempo dalle Associazioni, ancora non è stato avviato.

In conclusione è stata rilanciata la seconda edizione del concorso promosso dalla FISH Le chiavi di scuola, mirante a far conoscere e a premiare le migliori esperienze di integrazione scolastica realizzate nello scorso anno dalle scuole italiane, le quali avranno tempo per iscriversi all’iniziativa fino al 15 ottobre (data prorogata rispetto a quella precedente del 30 settembre), e fino al 7 novembre per trasmettere il materiale relativo [per iscriversi a Le Chiavi di Scuola, si acceda allo specifico sito www.lechiavidiscuola.it. Sull’iniziativa si può anche leggere, in questo stesso sito, il testo disponibile cliccando qui, N.d.R.].

*Vicepresidente nazionale della FISH e coordinatore dell’Osservatorio Integrazione Scolastica della Federazione stessa.

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