Negli ultimi giorni, con l’inizio del nuovo anno scolastico, sono giunte al nostro Comitato – composto da quattordici associazioni e operante a livello regionale – numerose segnalazioni riguardanti una riduzione delle ore di sostegno rivolte agli alunni con disabilità.
Abbiamo preso visione anche del comunicato prodotto dal Difensore Civico Regionale (da poco anche Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza) [il testo di tale comunicato si può leggere integralmente qui di seguito, N.d.R.], che conferma il preoccupante quadro venutosi a creare nella nostra Regione, a seguito delle disposizioni del Governo il quale prevede che il numero di insegnanti di sostegno debba essere pari a quello richiesto dagli Uffici Scolastici Regionali al 31 agosto 2007, senza possibilità di deroghe.
Ciò ha determinato che invece del rapporto insegnanti di sostegno-alunni con disabilità di 1 a 2, quest’anno il rapporto è vicino a un insegnante di sostegno per 2,2 alunni con disabilità.
Si aggiunga che le scuole hanno ricevuto la disposizione di tenere una piccola riserva di ore per fronteggiare nuove situazioni che dovessero verificarsi ad anno in corso.
La situazione venutasi a creare è particolarmente pesante per gli alunni e per le loro famiglie, con le riduzioni che hanno determinato e stanno determinano situazioni di grande difficoltà.
In questo quadro alle famiglie non resta che il ricorso al Giudice per vedersi garantite le adeguate ore di sostegno, senza poi dimenticare i problemi dei Comuni nel garantire adeguate ore di assistenza educativa. Anche in questo caso, infatti, la situazione risulta abbastanza diversificata e mentre talora le ore vengono mantenute, in altri casi si assiste a una riduzione anche da parte degli Enti Locali.
Non si possono quindi che denunciare le gravi responsabilità del Governo Nazionale che in questi primi mesi si è caratterizzato per la sistematica riduzione dei finanziamenti in settori delicatissimi come la sanità, la scuola e negli ultimi giorni l’assistenza sociale. Una riduzione che si traduce in un attacco pesantissimo nei confronti dei più deboli.
*Comitato Associazioni di Tutela delle Marche.
Con l’inizio dell’anno scolastico, questo Ufficio ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di familiari di alunni disabili che riferiscono di cospicue riduzioni orarie rispetto all’anno precedente, per ciò che riguarda la presenza dell’insegnante di sostegno.
In effetti esiste una Circolare Ministeriale (la 19/08) con la quale si dispone che il numero di posti di sostegno attivabili per l’anno scolastico 2008/09 debba essere pari a quello già richiesto dagli Uffici Scolastici Regionali al 31 agosto 2007, senza possibilità di deroghe (come invece avveniva negli scorsi anni).
Tale disposizione è finalizzata a consentire il «graduale raggiungimento del rapporto medio nazionale di un insegnante ogni due alunni diversamente abili».
Nella nostra regione, però, tale rapporto sembra essere largamente peggiorato rispetto agli standard previsti. Infatti, secondo le verifiche che abbiamo effettuato, oggi nelle Marche c’è un insegnante di sostegno ogni 2,14 alunni con disabilità (mentre lo scorso anno il rapporto era proprio di 1 a 2). Ciò in quanto nell’ultimo anno vi è stato un forte incremento dei richiedenti, mentre, come detto, il numero degli insegnanti è rimasto quello del 2007.
A quanto ci risulta, anche molti Enti Locali, per le note ristrettezze finanziarie, hanno tagliato la cosiddetta “assistenza educativa scolastica”, che integra il sostegno ed è di loro competenza.
Chi rimane fuori ha dunque come unica alternativa il Giudice e ciò innesca una sorta di “guerra tra poveri”, per cui chi riesce ad assicurarsi ore di assistenza, con significative spese legali, lo fa a scapito di un altro bambino.
Inutile sottolineare che chi non viene seguito adeguatamente durante l’infanzia (abbiamo rilevato che anche altri servizi pubblici sono deficitari) non avrà poi altre occasioni per limitare il gap di abilità con i coetanei.
Si segnalano queste vicende per richiamare l’opinione pubblica a riflettere sulle priorità individuate delle Amministrazioni Locali e Nazionali, anche in ossequio a quanto dispone l’articolo 23 della Convenzione di New York, con riferimento ai diritti dei minori disabili.
L’Italia è un paese all’avanguardia, sul piano normativo, in tema di integrazione scolastica, ma alla titolarità di diritti non sempre corrispondono politiche locali e nazionali in grado di assicurarne il più ampio ed effettivo esercizio.
Samuele Animali – Difensore Civico Regionale delle Marche
Garante per l’Infanzie per l’Adolescenza
– AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) Regionale
– Alzheimer Marche
– ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali) Jesi
– ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione hAndicappati Trasporti) Marche
– ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Marche
– APM (Associazione Paraplegici Marche)
– Associazione Free Woman
– Associazione La Crisalide
– Associazione La Meridiana
– Associazione Libera Mente
– Centro H
– Gruppo Solidarietà
– Tribunale della Salute Ancona
– UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) Ancona
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