Fare il punto sui percorsi di valutazione/diagnosi e di presa in carico terapeutica per l’ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) a Modena e Provincia: è l’obiettivo dell’incontro ADHD, Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. Dall’età evolutiva all’età adulta: diagnosi, presa in carico e terapia, promosso per l’11 gennaio a Carpi (Modena) dall’Associazione AIFA, in collaborazione con il Comune di Carpi, l’AUSL di Modena e l’Università di Modena e Reggio Emilia
ADHD, Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. Dall’età evolutiva all’età adulta: diagnosi, presa in carico e terapia: è questo il titolo dell’incontro che si terrà nel pomeriggio di sabato 11 gennaio a Carpi, in provincia di Modena (Biblioteca Loria, Via Rodolfo Pio, 4, ore 15-18), organizzato dall’AIFA (Associazione Italiana Famiglie ADHD), in collaborazione con il Comune di Carpi, l’AUSL di Modena e l’Università di Modena e Reggio Emilia.
Obiettivo dell’iniziativa (ad ingresso gratuito, previa prenotazione tramite questo link), sarà quello «di fare il punto sui percorsi di valutazione/diagnosi e di presa in carico terapeutica per l’ADHD a Modena e Provincia – come spiegano i promotori -, rivolgendosi a familiari e adulti con ADHD, studenti, insegnanti di ogni ordine e grado, psicologi/psicoterapeuti, pediatri, psichiatri/neuropsichiatri, figure educative e del mondo dell’assistenza sociale e a chiunque altro sia interessato all’argomento».
Dopo i saluti istituzionali di Anna Maria Cava, referente per l’Emilia Romagna dell’AIFA, Tamara Calzolari, assessora al Comune di Carpi, Giacomo Cabri, delegato del rettore alla Didattica nell’Università di Modena e Reggio Emilia e Graziella Pirani, che dirige la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza nell’AUSL di Modena, interverranno Annalisa Barbieri, direttrice dell’Unità Operativa Semplice di Neuropsichiatria dell’Infanzia dell’Adolescenza a Vignola-Pavullo (Modena); Nellia Arciuolo e Azzurra Signore di Salutepsy, Centro di Psicologia e Psicoterapia Cognitivo Comportamentale; Patrizia Rebuzzi, docente e referente per l’inclusione nella Direzione Didattica di Mirandola (Modena); Antonio Persico, professore di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza all’Università di Modena e Reggio Emilia, direttore della Neuropsichiatria Infantile nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena; Luca Cimino, psichiatra e psicoterapeuta; Chiara Tonasso, psicologa del Gruppo Clinico e di Ricerca sull’ADHD; Giacomo Guaraldi, delegato del Rettore alla Disabilità e ai DSA nell’Università di Modena e Reggio Emilia; Rappresentanti di Associazioni.
L’ADHD, ossia Attention Deficit Hyperactivity Disorder, acronimo inglese del disturbo da deficit di attenzione e iperattività, è inserito tra i disturbi del neurosviluppo nel DSM5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione del 2013), ove se ne indica una prevalenza di circa il 5% nei bambini e di circa il 2,5% negli adulti.
Nello specifico del territorio di riferimento per l’incontro dell’11 gennaio, si stima, su elaborazioni dell’AIFA, che i casi attesi in Emilia Romagna siano di circa 95.400 persone ADHD (circa 24.000 minori tra i 6 ed i 17 anni e circa 71.400 adulti tra i 18 ed i 67 anni, maggiorenni in età lavorativa). Nell’AUSL di Modena, invece, i casi attesi sono circa 15.300 e nel Distretto di Carpi (Comuni di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera) circa 2.300. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: ufficio.stampa@associazioneaifa.it (Francesca Mezzelani).
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