ANFFAS Salerno: 60 anni di storia con uno sguardo al futuro

Un compleanno speciale celebrato nello stesso giorno di quando l’Associazione era stata costituita nel 1965: l’incontro è stato l’occasione per ripercorrere la storia dell’ANFFAS Salerno e delle persone con disabilità, ed è stata un’importante opportunità per condividere esperienze con le famiglie, le istituzioni del territorio, collaboratori, esperti e professionisti del settore e gli studenti delle scuole salernitane
Da sinistra Roberto Speziale, Salvatore Parisi, Patrizia Caressa, Ugo Caressa, Alessandro Parisi
Da sinistra Roberto Speziale, Salvatore Parisi, Patrizia Caressa, Ugo Caressa, Alessandro Parisi

Un compleanno davvero speciale, quello dell’ANFFAS Salerno (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo): 60 anni al fianco delle persone con disabilità e delle loro famiglie. È stato celebrato il 14 gennaio scorso, durante un evento nel Salone dei Marmi del Comune di Salerno, dal titolo 60 anni di storia con uno sguardo al futuro.
Proprio il 14 gennaio 1965 nasceva la Sezione di Salerno dell’ANFFAS, ad opera di venti genitori di ragazzi e ragazze con disabilità, riuniti attorno a Giovanni Caressa, padre di Maria Rosaria, una bambina con sindrome di Down, presso la scuola elementare “Matteo Mari”, nel quartiere Torrione.

«All’epoca la società era fortemente connotata da pregiudizi verso le persone con disabilità e i loro familiari che vivevano in isolamento, persone spesso viste come qualcosa di cui le famiglie stesse dovessero “vergognarsi” o “frutto di colpa e castigo divino” e quindi da tenere nascoste in casa o segregate in luoghi terribili», ricordano dall’ANFFAS di Salerno. Maria Rosaria, che ogni mattina vedeva il fratello recarsi a scuola accompagnato dalla madre e il pomeriggio lo vedeva impegnato a svolgere i compiti, chiedeva continuamente ai genitori quando sarebbe andata anche lei a scuola.
Fu l’impossibilità per i genitori di soddisfare le sue richieste (quando negli Anni Settanta non veniva offerta alcuna opportunità ai bambini con disabilità dal punto di vista dell’inclusione scolastica, lavorativa e sociale) a fare scattare sdegno per la discriminazione subita, che di fatto rendeva quei bambini diversi dagli altri, e ad accendere la scintilla che avrebbe condotto Giovanni Caressa in una battaglia di dignità, di cultura e di riscatto, coinvolgendo altri familiari ad avere il coraggio di portare in piazza il proprio isolamento.

Il 2025 segna dunque un traguardo importante per l’Associazione salernitana, presieduta oggi da Salvatore Parisi: un anniversario che sintetizza sei decenni di storia in varie tappe, battaglie quotidiane e difficoltà, ma anche tante vittorie. Oggi si intende guardare al futuro «con speranza e determinazione, per sensibilizzare, fare rete, ma soprattutto per continuare a lottare per un mondo più giusto e accessibile per tutti, per costruire una comunità sempre più inclusiva», si legge nel comunicato diffuso dall’Associazione stessa.

L’incontro del 14 gennaio, che ha consentito di ripercorrere la storia dell’ANFFAS di Salerno, ha rappresentato un’importante opportunità per condividere esperienze con le famiglie, le istituzioni del territorio, collaboratori, esperti e professionisti del settore, studenti delle scuole salernitane. Un’occasione per diffondere una nuova cultura delle persone con disabilità, per esprimere bisogni, confrontarsi e avanzare proposte, contribuendo a delineare un futuro più inclusivo.
Dopo una prima parte introduttiva istituzionale, alla presenza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, si è tenuta una tavola rotonda, moderata da Angelo Cerracchio, coordinatore del Gruppo Benessere e Salute nell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità e consulente della Fondazione ANFFAS Salerno “Giovanni Caressa” .
Le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale dell’ANFFAS Roberto Speziale e al citato Salvatore Parisi.
Sono stati inoltre consegnati alcuni riconoscimenti a chi si è contraddistinto nella lunga storia dell’ANFFAS.

Grande soddisfazione è stata espressa da parte di Roberto Speziale: «Si tratta di sessant’anni di impegno al servizio delle persone con disabilità, della comunità salernitana, delle famiglie: è un traguardo importante e un motivo di orgoglio per l’ANFFAS tutta e la mia presenza qui lo testimonia. Per altro questa ricorrenza cade in un momento particolare: la riforma della disabilità segna infatti un passaggio importante nel cambio di paradigma riguardante la disabilità e Salerno, con la sua Provincia, è una di quelle in cui quest’anno si farà la sperimentazione fino al 31 dicembre, per poi, dal 1° gennaio del prossimo anno, arrivare finalmente a mettere a terra tutto quello che la riforma prevede, a partire dalla modifica della valutazione di base: non ci saranno infatti più tante visite da fare in luoghi diversi, ma in un solo luogo in cui tutto quello di cui le persone avranno diritto verrà riconosciuto in una modalità semplificata in capo all’INPS. E poi, finalmente, il progetto di vita individuale e personalizzato, un cavallo di battaglia suu cui l’ANFFAS è impegnata da oltre vent’anni e che vede proprio nell’ANFFAS di Salerno uno dei punti di riferimento. Con questa riforma la qualità di vita di queste persone penso che possa davvero cambiare in meglio». (C.C.)

Per maggiori informazioni: segreteria@anffas.sa.it.
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