“Pensiero Imprudente”: quella carrozzina del Papa che ha abbattuto muri secolari

«Quella carrozzina dov’era seduto Papa Francesco, aprendo la Porta Santa per il Giubileo – scrive Claudio Imprudente – ha aperto le porte, non solo quelle Sante, a un nuovo pensiero, non più a quello di una mera apparenza esteriore che tende a nascondere i difetti e di conseguenza le persone con disabilità, al contrario ha riutilizzato l’imperfezione per scardinare la logica dominante»
Apertura della Porta Santa per il Giubileo, da parte di Papa Francesco
L’apertura della Porta Santa per il Giubileo, da parte di Papa Francesco

Adesso vi racconto un bel momento. Ero un bambinello molto vispo e vivace e volevo scoprire il mondo, del resto come oggi. Dalla televisione, rigorosamente in bianco e nero (perché allora non avevano ancora inventato i colori), c’era un’immagine che mi stuzzicava la fantasia e mi metteva in moto inconsciamente delle domande… L’immagine era questa, il Papa Paolo VI quando entrava in Basilica di San Pietro veniva “issato” su una poltrona alzata da quattro persone, cosicché la gente lo poteva vedere.
La cosa mi suscitava stupore e curiosità e mi chiedevo perché un uomo venisse trasportato in questo modo, allora ho chiesto ai miei genitori di portarmi a Roma, così avrei potuto vedere dal vivo cosa succedeva. Morale: i miei mi hanno portato una settimana in vacanza a Roma, così siamo riusciti ad andare in Vaticano, nella Basilica di San Pietro, dove Papa Paolo VI celebrava una funzione.
Infatti il mio stupore fu esaudito, lui era proprio seduto in alto sulla sua sedia gestatoria e quattro uomini lo trasportavano dappertutto dentro alla basilica.
Nella mia mente da bambino dicevo: «Forse anche Lui ha bisogno di una carrozzina come me». Ma qualcosa non mi convinceva… non so il perché…

Passano mesi, anni, cambiano i Papi, finché Papa Bergoglio mi ha riportato in un secondo a quel momento, infatti Papa Francesco ha aperto la Porta Santa in carrozzina, ma questa volta era una vera carrozzina, sapete? Quelle classiche carrozzine blu con le ruote con i raggi e il corrimano per spingersi autonomamente.
Ma che immagine potente! In un attimo ha cambiato ruolo quella carrozzina! Da ausilio per trasportare da un luogo all’altro le persone con disabilità a un segno profetico come aprire la Porta Santa.
Aprire una porta può avere tanti significati… Aprendo la Porta Santa di San Pietro, si dà inizio al Giubileo, l’inizio dell’Anno Santo 2025, ma c’è di più: il gesto di aprire significa anche aprire la mente, la cultura, aprire a nuovi orizzonti e a nuove prospettive.
Quella carrozzina dov’era seduto Francesco, ha aperto le porte, non solo quelle Sante, a un nuovo pensiero, non più a quello di una mera apparenza esteriore che tende a nascondere i difetti e di conseguenza le persone con disabilità, al contrario ha riutilizzato l’imperfezione per scardinare la logica dominante.

C’è una canzone di Tiziano Ferro che recita: «Desidero sapere dove va a finire il sole / Se il freddo delle parole gela lo stupore / Se non ti so scaldare né curare dal rumore / Ho soltanto una vita e la vorrei dividere / Con te che anche nel difetto e nell’imperfezione / Sei soltanto… incanto, incanto» (Incanto, Tiziano Ferro, TZN -The Best Of Tiziano Ferro, ℗ 2014 Universal Music B.V.).
Per concludere la carrozzina di Papa Francesco ha spalancato altro che porte, ha abbattuto muri che erano secolari! Muri di pregiudizi, di paure e di esclusione. Che dire, Francesco dalla sua “sedia gestatoria” ha ribaltato la Storia dell’Umanità.
E voi siete pronti a farvi ribaltare?
Scrivete a claudio@accaparlante.it oppure sulle mie pagine Facebook e Instagram.

*Il presente contributo, qui in versione integrale, è già apparso, leggermente ridotto, nel sito del CDH-Cooperativa Accaparlante di Bologna, con il titolo “Il papa Francesco in carrozzina” e viene qui proposto per gentile concessione.

Pensiero Imprudente
Dalla fine del 2022 Claudio Imprudente è divenuto una “firma” costante del nostro giornale, con questa suo spazio fisso che abbiamo concordato assieme di chiamare Pensiero Imprudente, grazie alla quale sta impreziosendo le nostre pagine, condividendo con Lettori e Lettrici il proprio sguardo sull’attualità.
Persona già assai nota a chi si occupa di disabilità e di tutto quanto ruota attorno a tale tema, Claudio Imprudente è giornalista, scrittore ed educatore, presidente onorario del CDH di Bologna (Centro Documentazione Handicap) e tra i fondatori della Comunità di Famiglie per l’Accoglienza Maranà-tha. All’interno del CDH ha ideato, insieme a un’équipe di educatori e formatori specializzati, il Progetto Calamaio, che da tantissimi anni propone percorsi formativi sulla diversità e l’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Attraverso di esso ha realizzato, dal 1986 a oggi, più di diecimila incontri con gli studenti e le studentesse delle scuole italiane. In qualità di formatore, poi, è stato invitato a numerosi convegni e ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche.
Già direttore di una testata “storica” come «Hp-Accaparlante», ha pubblicato libri per adulti e ragazzi, dalle fiabe ai saggi, tra cui Una vita imprudente. Percorsi di un diversabile in un contesto di fiducia e il più recente Da geranio a educatore. Frammenti di un percorso possibile, entrambi editi da Erickson. Ha collaborato e collabora con varie riviste e testate, come il «Messaggero di Sant’Antonio», per cui cura da anni la rubrica “DiversaMente”. Il 18 Maggio 2011 è stato insignito della laurea ad honorem dall’Università di Bologna, in Formazione e Cooperazione.
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