La vita quotidiana di una persona cieca, tra monopattini buttati sui marciapiedi, macchine che sfrecciano col rosso e cittadini zelanti che ti accompagnano nel posto sbagliato: è quella che viene raccontata dal protagonista del libro “Il buio e altri colori”, che verrà presentato ilo 17 febbraio presso l’UICI di Milano
La vita quotidiana di una persona cieca, tra monopattini buttati sui marciapiedi, macchine che sfrecciano col rosso e cittadini zelanti che ti accompagnano nel posto sbagliato: è quella che viene raccontata dal protagonista del libro Il buio e altri colori (Manni, 2024), un giornalista che ha perso la vista improvvisamente verso i cinquant’anni e che attraversa la città di Roma stordita dal Covid. «Arrabbiato con la vita, col suo lavoro e con la gente – è stato scritto -, il protagonista si sente perseguitato da tre strani odori, che avverte di continuo intorno a sé. Quei profumi saranno però un filo rosso che gli farà scoprire una verità nascosta e gli farà fare pace con se stesso e con il mondo».
L’autore del libro, che è anche il suo primo romanzo, è Alessandro Forlani, giornalista e scrittore, attualmente redattore e conduttore del programma di Rai Radio 1 Radio anch’io, che sarà presente alla presentazione del volume, nel pomeriggio del 17 febbraio, presso la sede dell’UICI di Milano, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Sala Trani, Via Mozart, 16, ore 18, ingresso libero).
Per l’occasione, dopo i saluti di Francesco Cusati, vicepresidente dell’UICI di Milano, a moderare l’incontro sarà Maurizio Molinari, capo dell’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano e a dialogare con l’autore vi sarà anche il giornalista del «Post» Luca Misculin.
È prevista infine la lettura di alcuni brani del libro da parte di Gloria Beltrami di Will Media. (S.B.)
Per la migliore organizzazione possibile è gradita la segnalazione della partecipazione, inviando un messaggio a segreteria.sezionale@uicimilano.org.
Articoli Correlati
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- L’arte elogia la follia: la malattia mentale nelle opere dei grandi artisti Spazia dal Medioevo ai giorni nostri il ricco approfondimento dedicato al rapporto tra arte e follia, curato da Stefania Delendati, che scrive tra l’altro: «In un certo senso l’arte, se…