Finalmente sbloccati quei fondi per l’integrazione e per la scuola in ospedale

Si tratta di quei fondi derivanti da una Legge del '97 che li aveva definiti per «l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi». Il risultato è stato ottenuto anche grazie a un'Interrogazione Parlamentare Urgente, presentata qualche settimana fa in Senato da Anna Maria Serafini, che si dichiara soddisfatta, aggiungendo però che «l'incredibile ritardo con cui i fondi saranno erogati non sanerà tutte le disfunzioni che si erano create in quest'anno scolastico in tutte le scuole per la mancanza di essi»

Bimbo malato in ospedaleSono stati sbloccati dal Ministero dell’Economia i fondi per il «potenziamento e la qualificazione dell’offerta di integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, con particolare riguardo agli alunni con handicap sensoriale, nonché agli alunni ricoverati in ospedale o seguiti in regime di day hospital, promossa dalle istituzioni scolastiche». Ciò era stato sollecitato, qualche settimana fa – con  un’Interrogazione Urgente presentata al Senato – dalla senatrice Anna Serafini, vicepresidente della Commissione Bicamerale Infanzia e presidente del Forum Infanzia e Adolescenza del Partito Democratico.
I  fondi  in questione (3 milioni di euro, come stabilito dalla Direttiva Ministeriale n. 93 del 30 novembre 2009) derivano dalla Legge 440/97 sull’offerta formativa (Istituzione del fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi), con 140 milioni di euro stanziati per il 2009, per tutte le attività delle scuole, cifra che corrisponde per altro solamente a un terzo della dotazione iniziale (circa 516 milioni di euro del 1997).

«Si tratta – ha commentato la senatrice Serafini – di un importante risultato raggiunto, anche se l’incredibile ritardo con cui i fondi saranno erogati non sanerà tutte le disfunzioni che si erano create in quest’anno scolastico in tutte le scuole per la mancanza di essi».
Per quanto riguarda il servizio della scuola in ospedale, va ricordato che sul territorio nazionale sono 156 le scuole e 195 le sezioni ospedaliere con 604 docenti all’interno dei nosocomi e altrettanti impegnati nel servizio di istruzione domiciliare. Questi docenti svolgono un ruolo assai delicato, dando un’importante risposta ai bisogni che derivano in seguito a una malattia e ai conseguenti periodi di cura a domicilio che, costringendo l’alunno a casa, aumentano il rischio di dispersione scolastica e di penalizzazione dello studente costretto, suo malgrado, a non frequentare le lezioni. (S.B.)

Il testo integrale dell’Interrogazione a risposta orale presentata a Palazzo Madama dalla senatrice Anna Serafini l’11 maggio 2010 è disponibile cliccando qui.
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