Il “Global Disability Summit”, che si terrà il prossimo 2 e 3 aprile a Berlino, sarà un evento internazionale tutto centrato sulla promozione dei diritti delle persone con disabilità, ma anche una piattaforma su cui convergere con impegni concreti. A tal proposito, l’EDF, il Forum Europeo della Disabilità, chiede all’Unione Europea di assumere “impegni coraggiosi”
Il Global Disability Summit, che si terrà il prossimo 2 e 3 aprile in Germania, a Berlino, sarà un evento internazionale tutto centrato sulla promozione dei diritti delle persone con disabilità, ma anche una vera e propria piattaforma su cui far convergere e mettere nero su bianco impegni concreti, per quanto riguarda la cooperazione internazionale e le politiche di inclusione della disabilità. Tali impegni saranno rappresentati sostanzialmente da adeguate risorse finanziarie e umane per promuovere lo sviluppo e le azioni umanitarie inclusive della disabilità. In tal senso, nel precedente Summit del 2022, l’Unione Europea aveva assunto sedici impegni.
«Abbiamo bisogno di impegni “coraggiosi” e forti da parte dell’Unione Europea», dichiarano dall’EDF, il Forum Europeo della Disabilità, che all’Unione Europea stessa chiede innanzitutto di basarsi sulle promesse fatte e di «estendere, inoltre, i propri sforzi sull’inclusione della disabilità a livello globale durante il prossimo Summit di Berlino».
A questo proposito, l’EDF delinea dieci impegni chiave per l’Unione Europea, da considerare per il futuro sviluppo inclusivo della disabilità e l’azione umanitaria (a questo link è presente l’elenco completo, in inglese).
Da parte sua l’Unione dovrà dichiarare pubblicamente i propri impegni, in conformità con le linee guida fornite, sulla relativa piattaforma online prima del Summit.
«La Commissione Europea – sottolineano ancora dall’EDF – renderà l’inclusione della disabilità una priorità assoluta nel prossimo quadro finanziario ell’Unione, solo assicurando che i programmi di finanziamento promuovano l’accessibilità e l’inclusione per le persone con disabilità. Questo dovrà includere tra l’altro: la garanzia di sicurezza e di diritti in situazioni di crisi; che tutti gli aiuti pubblici allo sviluppo e gli investimenti siano in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità; il sostegno alla partecipazione delle organizzazioni di persone con disabilità; un contributo al Fondo Globale per la Disabilità di almeno 10 milioni di euro; la promozione dell’inclusione attraverso i cosiddetti “Strumenti di assistenza pre-adesione” (IPA)». (C.C. e S.B.)
Per ulteriori informazioni: André Felix (Ufficio Comunicazione EDF), andre.felix@edf-feph.org (cui scrivere in inglese).
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