Ed ora è la volta dei bambini con disabilità…

Altro infatti non si può dire, di fronte all'ennesimo discutibile emendamento proposto dalla Commissione Bilancio del Senato, che prevede l'aumento del numero massimo di bambini nelle classi frequentate da alunni con disabilità, limite che, fino ad oggi, è di venti alunni. Un provvedimento che, se approvato definitivamente, sarebbe molto grave, secondo la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili), perché «"devasterebbe" ulteriormente un sistema scolastico già messo a dura prova da tagli e misure restrittive, senza portare ad alcun risparmio effettivo»

Bimbo alla lavagna, con espressione corrucciata«Dopo aver ritirato le disposizioni che avrebbero colpito le persone con disabilità – denuncia in un comunicato stampa la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – ora la Commissione Bilancio del Senato rivolge la propria attenzione ai bambini, in una logica di apparente risparmio».
Solo qualche giorno dopo, dunque, la grande manifestazione del 7 luglio a Roma, promossa dalla stessa FISH insieme alla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili), che ha sostanzialmente portato al ritiro di quei provvedimenti penalizzanti sull’innalzamento della percentuale d’invalidità e sull’indennità di accompagnamento (se ne legga ad esempio, nel nostro sito, l’editoriale di Franco Bomprezzi intitolato Contro il pregiudizio ha vinto l’orgoglio, cliccando qui), la Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento presentato da Giuseppe Esposito e Cosimo Latronico del Pdl, che prevede l’aumento del numero massimo di bambini nelle classi frequentate da alunni con disabilità, limite che, fino ad oggi, è di venti alunni, come stabilito dal DPR 81/09 (articolo 5, comma 2).

«Si tratta – secondo Salvatore Nocera, vicepresidente della FISH – di un provvedimento molto grave, la cui prospettiva reale è quella di classi sempre più sovraffollate che metteranno a rischio la qualità stessa dell’istruzione e dell’inclusione scolastica. Un atto, quindi, destinato a colpire ancora una volta i più deboli, causando un danno che riguarda tutti i bambini, siano essi disabili o meno».
«Oltre poi all’atto discriminante – aggiungono gli esponenti della FISH – che quasi certamente non mancherà dell’ennesimo strascico vincente in Corte Costituzionale, vi è anche un evidente errore di valutazione economica. Se infatti le classi saranno sovraffollate, i docenti non potranno seguire con attenzione i bambini con disabilità e questo causerà un’impennata nella richiesta di insegnanti di sostegno. E di fronte agli eventuali rifiuti vi sarà il consueto fiorire di ricorsi al giudice, nei quali le Amministrazioni Scolastiche, come avviene ormai ovunque, saranno soccombenti. Un contenzioso, quindi, che causerà un aumento di costi ben superiore ai risparmi previsti».
L’opinione della Federazione è perciò sin troppo chiara: si tratta dell’ennesimo “colpo di mano”, iniquo come i precedenti, ma in questo caso ancor più vacillante e improvvisato sotto il profilo del calcolo economico.

In conclusione la FISH, insieme alla FAND, esprime il proprio rifiuto di tale emendamento che, se approvato, «non potrà che creare disagio ai bambini e alle loro famiglie, “devastando” ulteriormente un sistema scolastico già messo a dura prova da tagli e misure restrittive, senza portare ad alcun risparmio effettivo». (S.B.)

Ufficio Stampa FISH, tel. 06 78851262, ufficiostampa@fishonlus.it.
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