Inclusione scolastica: si può sperare in qualcosa di nuovo?

Sembra proprio di sì, a giudicare dall'esito positivo avuto dall'incontro dei massimi dirigenti del Ministero dell'Istruzione con i rappresentanti delle Federazioni che si occupano di disabilità, FAND e FISH. Garantito, infatti, il rispetto del numero massimo di venti alunni nelle prime classi ove vi siano studenti con disabilità, così come l'impegno per la formazione dei dirigenti scolastici e di tutti gli insegnanti sui temi dell'inclusione. Non resta dunque che attendere il nuovo anno scolastico, per verificare attentamente l'attuazione degli impegni assunti

Antico disegno di bambini in cerchio attorno a una maestraSembra poter portare a risultati positivi per gli studenti con disabilità – in vista del prossimo anno scolastico – l’incontro avuto dai rappresentanti di FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) e FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) con i massimi dirigenti del Ministero dell’Istruzione, dopo il lungo silenzio mantenuto dal Ministero stesso su una serie di questioni “calde” riguardanti l’inclusione scolastica.
Infatti, le numerose istanze avanzate dalle Federazioni – secondo quanto avrebbero rassicurato gli esponenti ministeriali – potrebbero produrre risultati operativi già a partire dal prossimo mese di settembre.

«La prima questione – dichiarano in una nota congiunta Giovanni Pagano e Pietro Barbieri, presidenti rispettivamente di FAND e FISH – è quella della composizione delle classi, uno dei temi più sentiti negli ultimi anni, oggetto anche di una serrata azione da parte delle associazioni in occasione della Manovra Finanziaria Correttiva. In tal senso vi sarà il più stretto rispetto del numero massimo di venti alunni nelle prime classi (e quindi progressivamente in quelle successive), ove siano presenti bambini con disabilità. Inoltre, si eviterà la presenza di due bambini con disabilità per classe».

«Un altro importante impegno – si scrive ancora nel comunicato – è sulla formazione sia dei dirigenti scolastici che di tutti gli insegnanti sui temi e le soluzioni riguardanti l’inclusione scolastica. I dirigenti regionali e quelli scolastici saranno poi sensibilizzati e richiamati all’inderogabilità della tutela dell’inclusione scolastica e delle Linee Guida Ministeriali sulla stessa, emanate nell’agosto del 2009, ma ancora scarsamente conosciute e applicate in molte scuole».

«Accogliamo in modo positivo – concludono Pagano e Barbieri – l’esito di questo incontro, sia per l’attenzione finalmente dimostrata alle nostre istanze, sia per le apprezzabili proposte operative avanzate dal Ministero. Ovviamente seguiremo con vigile attenzione l’attuazione degli impegni assunti». (S.B.)

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