«Esplode la protesta a Pescara contro il blocco dell’assistenza per gli studenti disabili delle scuole superiori»: lo si legge il 30 agosto sul quotidiano «Il Centro», ove viene anche annunciata una manifestazione davanti alla Provincia per venerdì 3 settembre (ore 10), voluta per il fatto che la Provincia stessa «non ha ancora stanziato gli 800mila euro necessari per garantire lo svolgimento del servizio. Il Comune, responsabile della gestione dell’assistenza sia agli alunni delle scuole dell’obbligo che a quelli delle superiori, si è trovato costretto a bandire solo la gara d’appalto per scegliere la ditta cui affidare il servizio per le scuole dell’obbligo comunali. Per le superiori, di competenza della Provincia, è tutto congelato in attesa dei soldi. L’amministrazione provinciale, che si è vista tagliare i fondi dalla Regione, ha lasciato tutto in sospeso. Tra l’altro, ha anche un debito di 800mila euro nei confronti del Comune, che ha anticipato i soldi l’anno scorso per garantire il servizio nell’anno scolastico precedente. Ora la normativa è cambiata e non consente più all’amministrazione comunale di intervenire in aiuto dell’altro ente. Adesso, mancano poche settimane alla ripresa delle lezioni e la gara d’appalto non è stata ancora avviata».
«”È vergognoso ciò che sta accadendo” – conclude l’articolo del quotidiano pescarese, riprendendo le dichiarazioni dei genitori di ragazzi con disabilità -. Tutto ci si poteva aspettare tranne che, dopo diversi anni, ai nostri figli non fosse garantito quanto stabilito dallo Stato, cioè il supporto indispensabile per la loro crescita umana e sociale nella scuola. Siamo decisi ad andare fino in fondo, affinché nessuno possa portare via loro ciò che con fatica e sofferenza è stato conquistato”».
Rispetto a tale situazione riceviamo il commento di Nicolino Di Domenica – responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo e componente del Consiglio dell’AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di Lanciano (Chieti) – del quale ben volentieri pubblichiamo qui di seguito un’ampia parte. (S.B.)
Leggo con amarezza la protesta dei genitori dei ragazzi disabili di Pescara che a poche settimane dall’apertura delle scuole non hanno ancora la certezza che i loro figli possano iniziare il nuovo anno scolastico con tranquillità, come, purtroppo, accade solo al Nord dell’Italia, dove le scuole già dal 1° settembre hanno previsto l’assegnazione ai ragazzi degli insegnanti di sostegno e quant’altro, in modo che alla riapertura delle scuole stesse non vi sia alcun problema di carattere organizzativo. Di chi sarà la colpa? Dei soldi che non ci sono? E al Nord dove prendono i soldi?
Ci sono settori – come quelli delle RSA Accreditate [Residenze Sanitarie Assistenziali, N.d.R.] – ove i soldi pubblici vengono sempre reperiti “facilmente”. Quando invece occorre individuare finanziamenti per le persone con disabilità, i canali si chiudono e tutto sembra essere difficile e insormontabile…
Ma è mai possibile – e mi rivolgo soprattutto ai nostri Amministratori Pubblici – che questi problemi da noi accadano puntualmente ogni anno? Perché non si fa in modo che sia preventivamente organizzato tutto in anticipo?
Sono ormai anni che il Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo, in seno all’AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di Lanciano, chiede un incontro per suggerire come migliorare il servizio alla persona con disabilità, ma queste richieste rimangono sempre inesaudite.
Ho l’impressione che non ci sia la voglia di confrontarsi con chi, personalmente, vive il disagio dell’handicap e che conseguentemente potrebbe suggerire interventi ad hoc oppure che queste nostre idee cozzino con i profitti di certe persone.
In molte Regioni italiane si inizia a dare responsabilità alla persona disabile sin dalla scuola, con progetti di vita indipendente; in questo modo il ragazzo disabile – al pari di qualsiasi altra persona – impara a gestirsi da solo, instaurando un rapporto di reciproca fiducia con l’assistente personale e con l’ambiente di vita, con conseguente miglioramento della qualità della vita stessa.
Inoltre – come più volte ricordato anche da queste pagine – tale gestione, in proprio, costa molto meno del servizio usato oggi in Abruzzo. Mi auguro che i nostri politici iniziano a darci un po’ di fiducia e soprattutto che possano ascoltarci al fine di migliorare insieme i servizi erogati.
Nicolino Di Domenica
Responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo
Componente del Consiglio dell’AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di Lanciano (Chieti)
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