Regione Campania: quei dati parlano chiaro

E fanno pensare che il finanziamento deciso per implementare le competenze professionali e i sussidi necessari a migliorare la qualità del tempo scuola per le persone con disabilità sia assolutamente insufficiente. Questa l'interpretazione data dall'associazione napoletana Tutti a Scuola, in occasione della manifestazione da essa stessa promossa il 15 settembre, davanti alla sede della Regione Campania, con il significativo titolo di "La scuola per me non comincia, ma finisce!"

Un'immagine della manifestazione promossa il 15 settembre a Napoli dall'Associazione Tutti a ScuolaLa manifestazione voluta per il 15 settembre a Napoli dall’associazione partenopea Tutti a Scuola, con il significativo nome di La scuola per me non comincia, ma finisce!, non sembra lasciare spazio a troppo ottimismo, così come i dati sulla scuola e le persone con disabilità nella Regione Campania.
Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo quegli stessi dati, come li interpreta Antonio Nocchetti di Tutti a Scuola.

Anno scolastico 2010-2011, Regione Campania, organico di diritto degli insegnanti di sostegno: 10.597.
Incremento da utilizzare in organico di fatto: 1.334, che dovrebbero portare il totale degli insegnanti di sostegno a 11.931.
Su questo organico si è aperta un’appassionante (!) disputa tra l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania e il Ministero.

Per quanto poi riguarda il numero degli alunni con disabilità, essi sono 22.010 dei quali oltre 17.200 invalidi al 100% con diagnosi di gravità che dunque – alla luce della Sentenza n. 80 della Corte Costituzionale, prodotta il 26 febbraio di quest’anno – avrebbero bisogno di un rapporto di 1 a 1 tra alunno e insegnante di sostegno.
Un dato su cui riflettere riguarda poi la percentuale di alunni disabili in Campania sul totale degli alunni che è pari al 2,2%. Nel resto d’Italia al primo posto vi è il Lazio (2,9%), seguito dall’Abruzzo (2,7%), dalla Sicilia (2,6%), dal Piemonte (2,5%), da Lombardia, Liguria ed Emilia-Romagna (2,4%).
La già citata sentenza della Corte Costituzionale 80/10 ha dichiarato «la illegittimità costituzionale dell’art. 2, comma 413 della legge 24 dicembre 2007 n. 244 ([…]legge finanziaria 2008)» e «dell’art. 2 comma 414» della medesima norma. I due commi – dichiarati appunto illegittimi – si riferiscono al limite massimo di insegnanti di sostegno e al divieto ad assumere insegnanti in deroga.

E ora un altro elenco di dati.
– Alunni disabili a Napoli e provincia: 13.100.
– Alunni disabili in Campania: 22.010.
– Finanziamento in Campania per la scuola dell’integrazione, ai sensi della  Legge 440/97, per l’ampliamento dell’offerta formativa nell’anno scolastico 2010-2011: 633.704 euro (all’incirca 20 euro al mese per alunno disabile!).
– Formazione di classi con più alunni disabili gravi: questo dato può essere, approssimato per difetto ed è valutabile in almeno 3.200 classi, considerando: a) il precedente report della Regione Campania aggiornato al 12 novembre 2009; b) l’aumento degli alunni per classe; c)  la riduzione del numero di classi (i punti b e c  derivano da scelte del Governo Berlusconi dettate dall’evidente necessità di ridurre la spesa pubblica).
– Ricorsi al giudice ordinario di Tutti a Scuola (dal 2004-2005 al 2007): 205.
– Ricorsi al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) di Tutti a Scuola dal 2007 a oggi: 482 (e nella prossima seduta del TAR sono in discussione 11 ricorsi).
– Totale dei ricorsi vinti: 707 (cioè tutti!).

Questi semplici e inconfutabili dati e le relative considerazioni evidenziano quanto segue:
° Il numero di insegnanti di sostegno necessario è almeno di 19.500 unità!
° Il finanziamento necessario
a implementare le competenze professionali e i sussidi che migliorano la qualità del tempo scuola per i disabili è assolutamente insufficiente!
° Risulta assolutamente evidente
che non saranno 500 o 1000 insegnanti in più a qualificare il tempo scuola dei bambini con disabilità!

Per ulteriori informazioni: info@tuttiascuola.org.
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