“Scritti imprudenti”: in orbita nello spazio, per cancellare i confini e apprezzare i nostri limiti

di Claudio Imprudente*
«Quando Samantha Cristoforetti è in orbita nello spazio – scrive Claudio Imprudente – dice sempre che i confini politici, tra uno Stato e l’altro, appaiono solo sulle carte. Anche il mio ultimo libro “Scritti imprudenti. Idee e riflessioni intorno alla disabilità” è un volo in orbita nello spazio, per cancellare i confini e per apprezzare i nostri limiti e di esso dialogherò il 6 marzo con il cardinale Matteo Zuppi alla Casa per la Pace di Bologna»

Claudio Imprudente, "Scritti imprudenti""«Scritti Imprudenti! Come può una persona paragonarsi ad una pianta di geranio, giocando con tale metafora, riuscendo a catturare l’interesse degli interlocutori pur essendo un uomo con disabilità complessa? Mi vengono in mente le parole di Alexandre Jollien che dopo diciassette anni di permanenza in un centro specializzato per persone con disabilità, è riuscito a frequentare un istituto commerciale e, successivamente, a compiere gli studi di filosofia all’Università di Friburgo. Ha pubblicato per le edizioni Qiqajon due testi, di cui uno premiato dalla prestigiosa Académie Française. Nel libro “Il Mestiere di Uomo” racconta con parole trasparenti e, soprattutto, con la disarmante semplicità della sua vita, che ciascuno è più grande dei propri limiti, delle proprie malattie, delle proprie disabilità, che la persona non è riconducibile alla menomazione che la caratterizza, non è identificabile con la ferita che la abita, non è mortificabile con l’aggettivo che la delimita».
Così il cardinale Matteo Zuppi ha scritto nella postfazione del mio ultimo libro Scritti imprudenti. Idee e riflessioni intorno alla disabilità (edizioni La Meridiana) che il 6 marzo verrà presentato alla Casa per la Pace di Bologna, dove avrò l’onore di dialogare con il Cardinale, con la moderazione di Fabrizio Mandreoli, teologo e insegnante in carcere.

Ma cos’è Scritti Imprudenti? È una raccolta di articoli apparsi sul «Messaggero di Sant’Antonio», dove da anni curo una rubrica mensile. È una carrellata di riflessioni sulla disabilità e sull’inclusione a trecentosessanta gradi, dove tocco con tatto e ironia vari temi, che vanno dalla democrazia all’inclusione sociale nella scuola, dall’immaginario collettivo sulle persone con disabilità ai “contesti di fiducia”, dal mondo delle relazioni culturali nella Chiesa alla dimensione affettiva delle persone con disabilità, fino alla genitorialità, per finire con un piccolo spaccato su personaggi pubblici che hanno avuto un significato profondo nella mia vita.

Quello del 6 marzo sarà dunque un dialogo a cuore aperto dove scambiare opinioni, battute, riflessioni, pensieri, con molta leggerezza. Per me sarà un momento culturale per scardinare i pregiudizi e i preconcetti sul mondo della disabilità che non è un mondo a parte, ma riguarda tutti, perché tutti siamo limitati.
Per me c’è una bella differenza tra limite e confine: il mondo di adesso difende i “confini”, ma non accetta i nostri limiti. Anche le guerre nascono perché vengono confusi i limiti con i confini. Con poche parole, un limite è una sfida, mentre un confine è qualcosa che deve essere aperto all’altro.
Quando Samantha Cristoforetti è in orbita nello spazio dice sempre che i confini politici, tra uno Stato e l’altro, appaiono solo sulle carte. Anche Scritti Imprudenti è un volo in orbita nello spazio, per cancellare i confini e per apprezzare i nostri limiti.
Di questi temi dialogherò con il cardinale Matteo Zuppi per lasciare una traccia di Pace.
Se volete lasciare una “traccia di pace”, vi aspetto alla Casa della Pace!

Scrivete a claudio@accaparlante.it oppure sulle mie pagine Facebook e Instagram.

*Il presente contributo è già apparso nel sito del CDH-Cooperativa Accaparlante di Bologna, con il titolo “Riflessioni sulla disabilità e sull’inclusione a trecentosessanta gradie viene qui proposto, con minimi riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.

Pensiero Imprudente
Dalla fine del 2022 Claudio Imprudente è divenuto una “firma” costante del nostro giornale, con questa suo spazio fisso che abbiamo concordato assieme di chiamare Pensiero Imprudente, grazie alla quale sta impreziosendo le nostre pagine, condividendo con Lettori e Lettrici il proprio sguardo sull’attualità.
Persona già assai nota a chi si occupa di disabilità e di tutto quanto ruota attorno a tale tema, Claudio Imprudente è giornalista, scrittore ed educatore, presidente onorario del CDH di Bologna (Centro Documentazione Handicap) e tra i fondatori della Comunità di Famiglie per l’Accoglienza Maranà-tha. All’interno del CDH ha ideato, insieme a un’équipe di educatori e formatori specializzati, il Progetto Calamaio, che da tantissimi anni propone percorsi formativi sulla diversità e l’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Attraverso di esso ha realizzato, dal 1986 a oggi, più di diecimila incontri con gli studenti e le studentesse delle scuole italiane. In qualità di formatore, poi, è stato invitato a numerosi convegni e ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche.
Già direttore di una testata “storica” come «Hp-Accaparlante», ha pubblicato libri per adulti e ragazzi, dalle fiabe ai saggi, tra cui Una vita imprudente. Percorsi di un diversabile in un contesto di fiducia e il più recente Da geranio a educatore. Frammenti di un percorso possibile, entrambi editi da Erickson. Ha collaborato e collabora con varie riviste e testate, come il «Messaggero di Sant’Antonio», per cui cura da anni la rubrica “DiversaMente”. Il 18 Maggio 2011 è stato insignito della laurea ad honorem dall’Università di Bologna, in Formazione e Cooperazione.
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