Grande è stato in questo mese il successo di pubblico e critica per la mostra “Sensuability, ti ha detto niente la mamma?”, che ha esplorato in questa edizione il rapporto tra sessualità, disabilità e letteratura e che si concluderà con un evento speciale nel pomeriggio del 15 marzo, durante il quale l’artista Anarkikka, che è tra le autrici esposte, presenterà per l’occasione il proprio libro “Non chiamatelo raptus!”, ove si affronta con illustrazioni il tema della violenza di genere

Inaugurata il 14 febbraio scorso alla Biblioteca Laurentina di Roma, come avevamo ampiamente riferito anche sulle nostre pagine, la mostra Sensuability, ti ha detto niente la mamma?, l’ormai tradizionale esposizione di fumetti e illustrazioni inserita nell’àmbito del più ampio progetto Sensuability, ideato da Armanda Salvucci, presidente dell’Associazione NessunoTocchiMario, ha esplorato in questa edizione il rapporto tra sessualità, disabilità e letteratura, mettendo in luce come narrazione, fumetto e arte possano contribuire a cambiare la percezione del desiderio, dell’erotismo e della corporeità delle persone con disabilità.
In mostra vi sono state oltre 160 tavole, di cui più di 80 provenienti dal lavoro di artisti esordienti che hanno partecipato al concorso Sensuability & Comics, promosso in collaborazione con Comicon (Festival Internazionale della Cultura Pop, Officina B5 – Scuola d’illustrazione romana) e ARF! (Festival del Fumetto di Roma).
Grande in questo mese è stato il successo di pubblico e critica per l’iniziativa, che si concluderà con un evento speciale nel pomeriggio del 15 marzo (ore 16.30-18), un finissage cui parteciperà l’artista Anarkikka, che è tra le autrici esposte e che per l’occasione presenterà il proprio libro Non chiamatelo raptus (People, collana “Tracce”), che affronta con illustrazioni il tema della violenza di genere.
Come sottolinea la sociolinguista Vera Gheno nella prefazione del libro: «Parlare di violenza sistemica non vuol dire presumere che in ogni maschio si nasconda un femminicida, ma significa, piuttosto, riconoscere l’esistenza di un sostrato sociale e culturale. […] Basta unire i pezzi, che è esattamente ciò che fa Anarkikka: mette in fila tanti, troppi episodi che dobbiamo ricordare, uno per uno, mostrandoci quel disegno perverso che ancora troppe persone negano».
Moderato dalla giornalista e attivista femminista Barbara Bonomi Romagnoli, l’pevenmto del 15 marzo potrà contare sulla presenza della citata Armanda Salvucci e di alino, con la partecipazione dell’intero staff di Sensuability e di tanti appassionati e appassionate che hanno seguito la mostra con entusiasmo. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: Daniela Russo (russo.da@gmail.com).
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