«Classi sempre più affollate con più di un alunno disabile grave; insegnanti di sostegno che si riducono di anno in anno rispetto alle reali necessità degli oltre 200.000 alunni con disabilità; risorse inesistenti dedicate alla formazione degli insegnanti curricolari e di sostegno; perdurante assenza della continuità didattica; questione irrisolta dell’assistenza igienico-sanitaria e degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione»: in cinque punti fondamentali l’associazione napoletana Tutti a Scuola fotografa in un comunicato una situazione ove «la scuola dell’integrazione dei bambini con disabilità è stata messa drammaticamente in discussione dalle scelte operate in questi anni dal Governo, in un contesto che non rende certo la presenza di tali studenti una risorsa per l’intero sistema scolastico».
«Ma la disabilità – prosegue la nota di Tutti a Scuola – è una condizione estrema che richiede scelte chiare» e per questo l’attiva associazione sarà in piazza mercoledì 14 settembre a Roma, davanti a Palazzo Montecitorio (ore 10.30), per chiedere «il rispetto della Sentenza 80/10 della Corte Costituzionale, in modo tale che “gli insegnanti di sostegno siano pari alle effettive esigenze dell’alunno con diversa abilità”», ma anche «lo scioglimento delle classi con più di un alunno disabile con diagnosi di gravità e l’immediato reperimento di risorse dedicate alla formazione e all’aggiornamento permanente degli insegnanti curricolari e di sostegno». (S.B.)
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