Assistenza specialistica: «stangato» il Comune di Palermo

C'erano voluti infatti circa quattro mesi, lo scorso anno, per attivare il servizio di assistenza all'autonomia e alla comunicazione ad alcuni alunni con disabilità e il Comune di Palermo si era giustificato con le «difficoltà incontrate nel reperimento delle risorse finanziarie e nell'affidamento del servizio». Ma oggi invece il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sicilia parla di «negligenza dell'Amministrazione» e condanna lo stesso Comune al risarcimento del danno esistenziale subìto da quei minori con disabilità

Ragazzo in carrozzina che ride insieme a un compagno di scuolaGià nel dicembre del 2010 il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sicilia (sede di Palermo) aveva prodotto numerose Ordinanze, accogliendo i ricorsi dei genitori di altrettanti minori affetti da sindrome autistica e decretando che il Comune di Palermo assegnasse loro gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione. E tuttavia, lo stesso Comune di Palermo aveva provveduto solo circa quattro mesi dopo ad attivare tale servizio.
Pertanto, come ci informa oggi l’Associazione Nuove Ali di Agrigento, i genitori di quelle persone con disabilità – difesi dall’avvocato Giuseppe Impiduglia – hanno chiesto ancora al TAR della Sicilia il risarcimento del danno esistenziale subìto dai minori, per effetto della tardiva attivazione del servizio.

«Il Comune di Palermo – spiega Giovanna Librici, vicepresidente di Nuove Ali – si è difeso in giudizio asserendo che il ritardo nell’attivazione del servizio era da imputare “alle difficoltà incontrate nel reperimento delle risorse finanziarie e nell’affidamento del servizio”. Il Giudice Amministrativo, però, ha accolto la domanda risarcitoria e ha condannato il Comune palermitano a pagare “a titolo di danno esistenziale, la somma di euro 2.200, per ciascun bambino”, oltre alle spese di giudizio liquidate “in complessivi euro 2.000 oltre accessori di legge».
Da notare soprattutto che il TAR ha ritenuto che «lo stanziamento di risorse insufficienti ed il ritardo nell’attivazione delle procedure di affidamento del servizio (di assistenza specialistica) sono riconducibili a negligenza dell’Amministrazione [grassetto nostro nella citazione, N.d.R.]».

«L’Associazione Nuove Ali – commenta Librici – auspica a questo punto che tali importanti pronunce inducano i Comuni Siciliani ad adoperarsi tempestivamente per contribuire al percorso di integrazione scolastica degli alunni con disabilità, fornendo assistenti specializzati i quali, in collaborazione con gli insegnanti di sostegno, rendano possibile l’effettivo esercizio del diritto allo studio». (S.B.)

Le Sentenze del TAR della Sicilia (sede di Palermo) relative a quanto riferito nel presente testo e depositate il 13 ottobre scorso, sono disponibili cliccando qui e qui.
Sul tema dell’assistenza all’autonomia e alla comunicazione, suggeriamo anche la lettura dell’ampio approfondimento curato qualche tempo fa per il nostro sito da Francesco Marcellino, disponibile cliccando qui.
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