Rimini 2011: resistere o innovare?

di Andrea Canevaro* e Dario Ianes**
«Da Rimini - scrivono Andrea Canevaro e Dario Ianes, componenti della Direzione Scientifica dell'Ottavo Convegno Internazionale "La Qualità dell'integrazione scolastica e sociale" - si può uscire con una prospettiva drammaticamente innovativa, che scuota dalle fondamenta il nostro modello italiano di fare l'integrazione scolastica. Un nuovo modello che ci porti più vicini allo spirito e ai valori che fondarono quasi quarant'anni fa l’integrazione scolastica e che porti in essa quelle competenze tecniche di cui ha sempre più bisogno, se vuole soddisfare realmente le necessità degli alunni e degli insegnanti e se davvero vuole muoversi nella direzione di una scuola inclusiva». Un evento biennale, quello di Rimini, previsto dal 18 al 20 novembre, che è diventato ormai il più autorevole e atteso appuntamento per chi è sensibile a queste tematiche e intende approfondirle

Logo del Convegno di RiminiMancano ormai pochi giorni all’Ottavo Convegno Internazionale La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale, organizzato dal Centro Studi Erickson al Palacongressi di Rimini (Via della Fiera, 23), da venerdì 18 a domenica 20 novembre, evento biennale che proprio recentemente ha ottenuto per la seconda volta consecutiva, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, una medaglia quale riconoscimento per le alte finalità perseguite.
Il convegno viene promosso dal 1997, in collaborazione con Università, Istituzioni Pubbliche, Enti e Associazioni impegnati nel campo dell’integrazione scolastica e sociale e nell’ultima edizione, quella del 2009, ha potuto contare sulla presenza di oltre quattromila partecipanti, con più di duecento relatori di fama nazionale e internazionale.
La tre giorni di Rimini si articolerà su tre sessioni plenarie e ottantaquattro workshop pomeridiani di approfondimento su tematiche inerenti in particolare l’educazione, l’integrazione scolastica e sociale, la disabilità, le difficoltà di apprendimento, le metodologie didattiche innovative e le nuove tecnologie.
Tra gli altri relatori presenti quest’anno, da segnalare anche Tullio De Mauro dell’Università La Sapienza di Roma, già ministro della Pubblica istruzione, Michela Marzano dell’Università di Parigi, Lorella Terzi dell’Università di Roehampton a Londra, James Swanson dell’Università di Irvine in California e Brian Butterworth dell’Istituto di Neuroscienze Cognitive dell’Università di Londra.
Qui di seguito riprendiamo il testo di presentazione prodotto da Andrea Canevaro dell’Università di Bologna e Dario Ianes dell’Università di Bolzano, componenti della Direzione Scientifica del Convegno. (S.B.)

Il Convegno di Rimini è sempre un appuntamento importante, in cui ci ritroviamo assieme a “fare il pieno” di energia e di aiuti pratici per il nostro lavoro quotidiano.
Ma non solo: questa edizione vuole essere qualcosa di più. Certo, toccheremo i vari temi che in questi anni si sono dimostrati utili per lo sviluppo professionale e scientifico di chi lavora nel campo dell’integrazione scolastica e sociale. Daremo ampio spazio anche all’integrazione sociale della persona con disabilità, oltre e dopo la scuola, nelle varie realtà educative e di vita indipendente che i vari territori hanno realizzato. Daremo rilievo ai temi derivati dal forte interesse all’uso dell’ICF nella scuola [la Classificazione Internazionale sul Funzionamento, la Disabilità e la Salute, definita nel 2001 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, N.d.R.], alle tecnologie didattiche inclusive, ai materiali e agli strumenti compensativi per i disturbi di apprendimento.
Questa edizione vuole però essere anche un’occasione per contaminare i nostri saperi pedagogici e psicologici con altri saperi, che si stanno occupando sempre di più e sempre meglio dei vari temi connessi alla disabilità: pensiamo ai saperi dell’economia e della filosofia morale ed etica applicata (si pensi alle recentissime analisi di Michela Marzano, Lorella Terzi e degli studiosi del Capability approach [teoria, letteralmente, dell'”approccio secondo le capacità”, N.d.R.]).
L’edizione 2011 ha però anche un’altra ambizione: quella di segnare l’inizio di una stagione di riflessione e di impegno sotto la bandiera dell’innovazione profonda e non sotto quella della resistenza continua allo stillicidio quotidiano di una politica governativa fatta di limitazioni e di tagli.
Da Rimini si può uscire con una prospettiva drammaticamente innovativa, che scuota dalle fondamenta il nostro modello italiano di fare l’integrazione scolastica. Un nuovo modello che ci porti più vicini allo spirito e ai valori che fondarono quasi quarant’anni fa l’integrazione scolastica e che porti in essa quelle competenze tecniche di cui ha sempre più bisogno, se vuole soddisfare realmente le necessità degli alunni e degli insegnanti e se davvero vuole muoversi nella direzione di una scuola inclusiva.
Le innovazioni hanno bisogno di creatività, coraggio e forza: a Rimini le troveremo insieme ai più di duecento relatori e alle migliaia di partecipanti!

*Università di Bologna; **Università di Bolzano. Entrambi compongono la Direzione Scientifica dell’Ottavo Convegno Internazionale di Rimini La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale.

Per ulteriori informazioni: convegni@erickson.it.
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