Una nuova stagione per l’AIPD, che diventa Associazione di Associazioni

Da Associazione di Persone ad Associazione di Associazioni: si è aperta con questa e altre modifiche statutarie una nuova stagione per l’AIPD, trasformatasi da Associazione Italiana Persone Down ad Associazione Italiana Persone con Sindrome di Down, dopo un’Assemblea fatta di due intense giornate di lavoro, che ha portato al nuovo Consiglio e al nuovo Statuto, con un secondo mandato conferito al presidente nazionale Gianfranco Salbini
Assemblea dell'AIPD, aprile 2025
Un’immagine dell’Assemblea dell’AIPD

Da Associazione di Persone ad Associazione di Associazioni: si è aperta con questa e altre modifiche statutarie una nuova stagione per l’AIPD, trasformatasi nei giorni scorsi da Associazione Italiana Persone Down ad Associazione Italiana Persone con Sindrome di Down, il tutto dopo un’Assemblea fatta di due intense giornate di lavoro, che ha portato al nuovo Consiglio e al nuovo Statuto, con un secondo mandato conferito al presidente nazionale Gianfranco Salbini.

In occasione della prima giornata dei lavori, inoltre, l’Assemblea Straordinaria dell’AIPD ha anche potuto approfondire l’importante questione del Progetto di Vita, grazie alla disponibilità di Paolo Bandiera, avvocato e coordinatore del relativo Gruppo di Lavoro presso il Ministero per le Disabilità. «Bandiera – spiegano dall’AIPD – ha fornito una spiegazione dettagliata su come attivare questo strumento essenziale e ha risposto alle diverse domande dei partecipanti, chiarendo anche le ragioni e le modalità dell’attuazione del Decreto Legislativo 62/24 (Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato), la cosiddetta “Riforma della Disabilità”».
«Sicuramente – ha commentato Salbini – questo incontro ha chiarito tanti dubbi e ci ha permesso di sciogliere diversi nodi fondamentali per noi famiglie. Siamo quindi particolarmente grati all’avvocato Bandiera e al Ministero che ci ha permesso di averlo con noi».

Nella seconda giornata dei lavori, quindi, dopo le votazioni su attività, bilanci e mozioni, si è proceduto al rinnovo delle varie cariche associative. Questi i consiglieri eletti: Bruno Arichetta (Reggio Calabria), Federico Dabalà (Venezia), Carmine D’Angelo (Latina), Giovanni Fatucchi (Arezzo), Giancarlo Giambarresi (Roma), Giovanna Grignoli (Campobasso), Samantha Meini (Latina) e Sara Restante (Grosseto).

«Con il nuovo Statuto e il nuovo Consiglio – dichiara il confermato presidente Salbini – si è realmente aperta per noi una nuova stagione. In tal senso, voglio sottolineare solo una delle importanti modifiche statutarie proposte, che segneranno una vera e propria trasformazione per AIPD: il passaggio da un’Associazione di persone fisiche a un’Associazione di Associazioni, ciò che rappresenta un cambiamento epocale, rispecchiando non solo l’evoluzione della nostra realtà, ma anche un adeguamento fondamentale alle normative del Codice del Terzo Settore. Questa riforma ci offrirà la possibilità di strutturarci come una rete nazionale solida e coesa, in grado di rispondere ancora più efficacemente ai bisogni delle persone con sindrome di Down e delle loro famiglie. La trasformazione in una rete nazionale, infatti, non solo garantirà un maggiore coordinamento e collaborazione tra le Sezioni, ma ci permetterà anche di essere più presenti e incisivi a livello territoriale e istituzionale, rafforzando la nostra capacità di incidere sulle politiche pubbliche, promuovendo i diritti delle persone con sindrome di Down e delle loro famiglie a livello nazionale. Se prima quindi avevamo una macchina affidabile, da oggi abbiamo “una macchina da corsa”, più veloce, più potente e capace di affrontare nuove sfide con grinta e ambizione e, soprattutto, con la forza della rete».

«L’obiettivo principale – ha concluso Salbini – è creare una rete più ampia per perseguire insieme gli obiettivi comuni, affinché questa rete diventi realtà e possa concretizzare i traguardi condivisi: primi fra tutti, la promozione dell’autodeterminazione delle persone con sindrome di Down, l’integrazione lavorativa e l’autonomia per tutte le età, la collaborazione con le Istituzioni e il mondo scientifico. A tutti va il mio ringraziamento, per l’impegno costante e la “visione” che guida i nostri passi i quali, sono sicuro, ci porteranno lontano, nella giusta direzione». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampaaipd@gmail.com.
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