Parma: guida a una provincia per tutti

Uno strumento per agevolare la mobilità e i viaggi delle persone con disabilità è stato presentato solo pochi giorni fa e ha visto la Provincia di Parma rinnovare una scelta di campo molto chiara rispetto ad alcune esigenze di accessibilità ancora spesso sottovalutate

L’impegno ormai consolidato degli amministratori della Provincia di Parma nei confronti del turismo accessibile continua a concretizzarsi e a crescere con lo sviluppo del progetto Parma, provincia per tutti, che prevede la pubblicazione di una serie di guide riguardanti le strutture della zona.

La copertina della prima guida realizzata dalla Provincia di ParmaAd un primo volume dedicato all’Appennino Parmense, hanno fatto seguito i due recentemente presentati ad una conferenza stampa cui hanno partecipato i rappresentanti delle Amministrazioni Provinciali e Regionali e gli operatori che hanno collaborato all’iniziativa.
Più precisamente, la seconda pubblicazione è stata interamente dedicata a Colli e Terme di Parma, la terza e ultima al Po e la Bassa Parmense.

«L’obiettivo che abbiamo perseguito con questo progetto – ricorda Tiziana Mozzoni, assessore provinciale alle Politiche Sociali – è stato quello di raccogliere tutte le informazioni sull’accessibilità delle strutture presenti sul territorio,  per dare la possibilità alle persone diversamente abili di esercitare al meglio il proprio diritto alla vacanza e a fruire di una buona qualità della vita nel tempo libero». 

La realizzazione dei tre volumi, infatti, ha richiesto la verifica di ben 450 strutture, tra cui ristoranti, alberghi e pizzerie, le cui caratteristiche di accessibilità sono state riportate all’interno delle guide in modo chiaro e preciso.

L’iniziativa, finanziata dalla Regione Emilia Romagna e della Provincia di Parma, rientra in un più ampio progetto europeo denominato CARE, Città Accessibili delle Regioni Europee.
Del progetto parmense Gabriella Meo, assessore provinciale al Turismo, dice: «La Provincia di Parma per uno sviluppo del turismo accessibile deve diventare una struttura perenne, costantemente impegnata su questo tema. Non può essere solo un esperimento pilota».
(C.N.)

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