Un importante passo avanti con quella Circolare Ministeriale

«Esprimiamo soddisfazione per quella Circolare che disciplina le nuove procedure di accertamento tossicologico-forense per la verifica delle condizioni psicofisiche alla guida, recependo le nostre istanze sul rischio di discriminazioni nei confronti delle persone con disabilità che seguono terapie farmacologiche stabilizzate»: lo si legge in una nota della Federazione FISH, a proposito di una recente Circolare prodotta dal Ministero dell’Interno insieme a quello della Salute

Uomo alla guida di un'auto«Esprimiamo soddisfazione per la recente Circolare che disciplina le nuove procedure di accertamento tossicologico-forense per la verifica delle condizioni psicofisiche alla guida, documento che ha recepito le istanze avanzate dalla nostra Federazione nel corso degli ultimi mesi, in merito al rischio di discriminazioni indirette nei confronti delle persone con disabilità, in particolare per quelle che seguono terapie farmacologiche stabilizzate»: lo si legge in una nota diffusa dalla FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), a commento della recente Circolare (disponibile integralmente a questo link), denominata Procedure di accertamento tossicologico-forense per la verifica della condizione di guida sotto l’influenza di alcol o dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope di cui agli articoli 186, 186-bis e 187 del codice della strada e prodotta congiuntamente dal Ministero dell’Interno e da quello della Salute. «Grazie dunque al confronto istituzionale – aggiungono dalla FISH -, la citata Circolare chiarisce che la presenza di metaboliti inattivi nel sangue non costituisce prova di intossicazione in atto, e che devono essere adottati criteri scientifici rigorosi e uniformi su tutto il territorio nazionale».

Su tale questione, va ricordato, la FISH si era espressa anche su queste pagine, tramite le parole del proprio presidente Vincenzo Falabella, che aveva evidenziato come alcune interpretazioni precedenti, legate all’entrata in vigore del Codice della Strada riformato, tramite la Legge 177/24, rischiassero di mettere a repentaglio il diritto alla mobilità e alla patente di guida per persone con disabilità, in assenza di reali situazioni di pericolo. «La Circolare prodotta ora dai Ministeri dell’Interno e della Salute – dicono dalla Federazione -, disciplinando anche le modalità di prelievo, analisi e conservazione dei campioni biologici, ribadisce che le analisi rilevanti ai fini penali devono basarsi esclusivamente su sangue intero o fluido orale, escludendo le sole urine come prova determinante».

«Si tratta di un segnale importante – dichiara il Presidente della FISH -, di un importante passo avanti, perché garantisce che le valutazioni tossicologiche siano condotte con rigore, ma anche con giustizia. Non è accettabile, infatti, che una persona con disabilità in trattamento farmacologico, e in pieno possesso delle capacità di guida, venga penalizzata in modo arbitrario. Questo risultato dimostra quindi che il dialogo con le Istituzioni, quando è costruttivo, porta a frutti concreti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishonlus.it.
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