Ogni volta che cade una barriera (culturale e non), nasce “un drago di possibilità”!

Presentato nei giorni scorsi, sarà una vera e propria “avventura pedagogica” il progetto “Forse un drago nascerà”, in cui la celebre Pianacoteca di Brera di Milano aprirà le porte a persone, bambini e adulti con disabilità intellettiva e autismo. A realizzare l’iniziativa sarà l’Associazione L’abilità , insieme ai Servizi Educativi della stessa Pinacoteca di Brera, sostenuta dall’Impresa Sociale I Bambini delle Fate
Presentazione del progetto "Forse un drago nascerà", Milano, maggio 2025
Il tavolo dei relatori durante l’incontro di presentazione del progetto “Forse un drago nascerà”

È stato presentato nei giorni scorsi a Milano il progetto denominato Forse un drago nascerà, realizzato dall’Associazione L’abilità, insieme ai Servizi Educativi della Pinacoteca di Brera, sostenuta dall’Impresa Sociale I Bambini delle Fate.
Si può definire tale iniziativa come una vera e propria “avventura pedagogica” in cui il celebre museo di Milano apre le porte a persone, bambini e adulti con disabilità intellettiva e autismo, «diventando – come sottolineano da L’abilità – spazio di benessere e qualità della vita, di immaginazione e di emozioni».

Il progetto si articolerà dunque in varie attività all’interno della Pinacoteca di Brera da ottobre 2025 fino a giugno 2026, a partire da un percorso di laboratori ludico-creativi della durata di un anno, che coinvolgerà un gruppo di bambini con autismo, fino a un percorso di visite guidate dedicate a gruppi di giovani e adulti con disabilità intellettiva.
Durante i laboratori ludico-creativi, gestiti dai Servizi Educativi della Pinacoteca di Brera, con il supporto dell’équipe pedagogica dell’Associazione L’abilità, i bambini e le bambine, oltre a dialogare con le opere esposte nel museo, potranno rielaborare le proprie emozioni in un percorso libero dalle logiche di prestazione, inclusivo e attento ai loro bisogni. Le visite guidate per i giovani e gli adulti con disabilità, invece, saranno il punto di partenza per più profonde osservazioni sull’arte e su come questa si rifletta sulla loro vita: «un percorso – spiegano i promotori – che porterà l’arte fuori dai confini del museo grazie al lavoro che i partecipanti proseguiranno nei loro servizi di appartenenza, insieme ai propri educatori e agli operatori dell’Associazione L’abilità». «In tal modo – aggiungono – la Pinacoteca rappresenterà uno spazio libero dove potersi esprimere, dando forma a quello che è stato definito il proprio “drago interiore”, un drago che può nascere da una macchia di colore, da un’emozione inaspettata o anche da un foglio in bianco».

«Questa iniziativa – dichiara Laura Borghetto, direttrice generale dell’Associazione L’abilità – è più di un progetto educativo, è un gesto concreto di inclusione, che permetterà ai bambini e agli adulti con disabilità intellettiva e con autismo di “abitare il museo”, sentendosi accolti e avendo la possibilità di esprimersi liberamente. È del resto proprio grazie al dialogo continuo tra il museo e il territorio che il museo stesso dà senso alla parola inclusione, se è vero che quando una barriera cade, un drago di possibilità nasce e l’arte e la cultura diventano davvero patrimonio di tutti e tutte, senza distinzioni. Siamo quindi felici e orgogliosi che il nostro contributo possa riempire di significato questa parola e continuare a cambiare, insieme, il volto della società».

Il progetto, va anche ricordato in conclusione, sarà reso possibile grazie al sostegno di numerose aziende, piccole e grandi, che hanno voluto creare impatto sociale in modo concreto e innovativo. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: comunicazione@labilita.org (Anna Tipaldi).
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