Indovina indovinello

di Gianni Minasso
Tanti indovinelli, un’unica soluzione: è il contenuto della nuova incursione di Gianni Minasso nella sua rubrica “A 32 denti (Sorridere è lecito, approvare è cortesia)”, spazio che ormai da tanti anni siamo ben lieti di ospitare, fatto di pungente ironia, di grottesco e talora della comicità più o meno involontaria che, come ogni altra faccenda umana, può riguardare anche il mondo della disabilità

Prima o poi lo si incontra, il fanatico di indovinelli che con fare suadente ce ne ammannisce uno di cui mai e poi mai riusciremo a trovare la soluzione. Poco male, del resto il primo rompicapo della storia è stato il famoso enigma della Sfinge, comparso nella mitologia greca: «Qual è quell’animale che al mattino cammina con quattro zampe, al pomeriggio con due e alla sera con tre?». Era l’uomo, perché da piccolo (al mattino) gattona, da adulto (al pomeriggio) si sposta su due gambe e da anziano (alla sera) si appoggia a un bastone. E proprio questa traccia di disabilità durante la senescenza mi ha dato l’impulso per elaborare una modesta serie di indovinelli, la cui soluzione è sempre la stessa ed è qui riportata alla fine dei seguenti quesiti. Comunque state tranquilli, se per caso non sarete in grado di trovare la (facilissima) risposta non vi divorerò come faceva la Sfinge con i tebani che cannavano il suo enigma!

Realizzazione grafica di Gianni Minasso
Realizzazione grafica di Gianni Minasso

Dopo attente quanto inutili suppliche e promesse di voto a qualche divinità, ha scandito la formuletta magica (Ambarabà ciccì coccò…) ed è nato, estraendo la sua pagliuzza della vita che, rispetto a quella di tanti altri, è risultata sfortunatamente, sorprendentemente e definitivamente corta! Chi è?

Quando ancora va a scuola fa il pelandrone, si comporta da bulletto, accampa continuamente diritti, sovente sta a casa con malattie fasulle e sfrutta a più non posso gli insegnanti, i quali però non lo rimproverano, non lo (orrore!) sgridano e mai e poi mai lo bocciano. Chi è?

Se (per sua disgrazia!) lavora in un ufficio si comporta da pelandrone, accampa continuamente privilegi, sovente sta a casa con malattie fasulle e sfrutta a più non posso la Legge 104, però non lo rimproverano, non lo (orrore!) sgridano e mai e poi mai lo licenziano. Chi è?

Nei contesti pubblici in cui ci si fa lo scrupolo di utilizzare il politically correct , è l’unico a infischiarsene, a fare le smorfie, a sbuffare, a ridere sguaiatamente e a parlare apposta in modo irriguardoso, con termini come “negro”, “frocio”, “befana”, “ciccione”, “handicappato” et similia. Chi è?

Con la narrazione delle sue (presunte) mirabolanti imprese annoia a morte gli uditori (del resto come fa il 99% delle altre persone), e tuttavia nessuno ha il coraggio di interromperlo o di andarsene o al limite di sbadigliargli in faccia, fingendo invece attenzione, sorpresa e, nel caso, stupore. Chi è?

Non importa la densità del traffico circolante, non importa il luogo dove si trova, non importa l’ora del giorno (o della notte) e nemmeno importa la quantità di fortuna di cui gode: tanto reperirà ogni volta un buon parcheggio, (quasi) subito e senza spendere un centesimo. Chi è?

Con la sua (sovente) ingombrante presenza, nonché litigiosità, piagnucolio e perenne insoddisfazione, è riuscito a modificare in modo pesante i vocabolari d’italiano (e non solo), cancellando con disprezzo fior di parole altrimenti rispettabili e introducendone di (inutili) nuove. Chi è?

Tutte le volte che avete provato a fare la “supercazzora brematurata” (tanto per intenderci quella di Amici miei) vi hanno sempre sbugiardato e preso a male parole, invece se la fa lui lo ascoltano e anche se hanno capito benissimo l’antifona fanno finta di niente. Chi è?

In certe circostanze è meglio di Indiana Jones, poiché diventa protagonista di storie emozionanti gettandosi in mirabolanti imprese basate su un susseguirsi travolgente di pericoli, insidie e gesti audaci. Come, ad esempio, recarsi in luoghi privi di bagni accessibili. Chi è?

Dopo la lettura di Pinocchio, l’acquisto dell’intera collezione di Tex e il diploma di geometra (ottenuto con 60/100), riesce quasi sempre a pubblicare la sua sciatta autobiografia, giungendo a riscuotere l’approvazione dei pochi lettori e addirittura a venderne qualche copia. Chi è?

Pur avendo delle buone scuse per starsene a casa, magari sdraiato sul divano a divorare popcorn davanti alla tivù, talvolta si mette a praticare faticosi sport, cadendo vittima della retorica di “sacrifici coraggiosi”, “sfide universali”, “epiche dell’inclusione” e “traguardi da conquistare”. Chi è?

È senza dubbio un fatto strano e per nulla giusto, ma capita quasi sempre così: se (di rado) sforzandosi lui fa 100, gli altri lo applaudono e lo valutano 10.000. Al contrario se clamorosamente (spesso e volentieri) lui sbaglia 10.000, gli altri lo scusano e lo considerano soltanto 100. Chi è?

Quasi come gli “unti dal Signore”, gode di privilegi preclusi alle persone normali: saltare code, arraffare medicinali a scrocco, entrare ai concerti senza pagare il biglietto, portare il proprio cane ovunque, andare gratis ai pellegrinaggi, beccarsi omaggi, gadget, regalie eccetera. Chi è?

Dài e dài succede pure a lui ciò che avviene agli altri comuni mortali: va in giro tutto il giorno col suo arnese e alla sera… pile scariche! Allora impreca, s’arrabbia e, con un grande caricabatterie in mano, elemosina una presa di corrente. Ma non sta cercando nuova linfa elettrica per il telefonino. Chi è?

Come ostetriche, vegetariani, imprenditori, stagisti, obesi, tangueros, gatti, orsi polari, pizze, hamburger, neve, risparmi energetici, jazz, zone umide, veli islamici e pace interiore [tutto vero! N.d.A.], anch’esso gode dei fasti di una giornata internazionale a lui dedicata. Chi è?

Soluzione: La persona disabile grave.

Ann Dovinelli

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