Se fino ad oggi i pazienti dovevano recarsi fisicamente a Villa Pineta KOS, struttura di Pavullo nel Frignano (Modena), per ricevere le cure in regime di ricovero o day hospital, con il nuovo servizio di teleriabilitazione sono i fisioterapisti della struttura stessa ad “arrivare” nelle case, ciò che assume un’importanza ancora maggoiore dopo la pandemia da Covid. E si parla in particolare di riabilitazione respiratoria, con benefìci concreti per le persone seguite

Se fino ad oggi i pazienti dovevano recarsi fisicamente nella struttura per ricevere le cure in regime di ricovero o day hospital, con il nuovo servizio di teleriabilitazione sono i fisioterapisti di Villa Pineta KOS, struttura di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, ad “accedere” nelle case, attivando vere e proprie sedute riabilitative, un’iniziativa, questa, che rappresenta un ulteriore passo verso un accesso equo e sostenibile alla riabilitazione, portando il professionista della cura direttamente al domicilio dei pazienti.
La riabilitazione respiratoria, in particolare, è un settore fondamentale della cura, per persone con BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) e altre patologie respiratorie, assumendo un’importanza ancora maggiore dopo la pandemia da Covid. Grazie dunque a questo servizio online, le persone possono continuare il loro percorso riabilitativo dopo avere iniziato il trattamento in ospedale, mantenendo la continuità che è indispensabile per il miglioramento della salute respiratoria.
«La riabilitazione respiratoria – sottolinea a tal proposito Gianfranco Beghi, primario e direttore di Villa Pineta KOS – viene suggerita anche nelle recenti linee guida GOLD 2025, in quanto è indicata in tutti i pazienti con sintomi rilevanti e/o ad alto rischio di riacutizzazione, poiché migliora la dispnea, lo stato di salute e la tolleranza all’esercizio, riducendo l’ospedalizzazione tra i pazienti che hanno una riacutizzazione recente. Infine, e questo è un servizio importante della teleriabilitazione, porta a una riduzione dei sintomi di ansia e depressione collegati all’isolamento del paziente. Chiaramente l’accesso alla riabilitazione respiratoria non è limitato ai pazienti con BPCO, ma è per tutti i pazienti con malattie respiratorie e/o che abbiano problemi respiratori collegati ad altre patologie».
Attivato da poco, il servizio di teleriabilitazione è già in fase di diffusione come pratica anche tra le persone anziane e fuori della Regione Emilia Romagna. Esso vede in prima linea Claudio Beneventi e Cristina Lorenzi, che realizzano e svolgono le sedute online. «Se prima erano i pazienti a dover raggiungere la struttura – dicono -, oggi con questo progetto siamo noi fisioterapisti ad incontrarli in modo virtuale con benefìci che sono concreti. L’attività elettiva principale è quella di eseguire la riabilitazione respiratoria e prevenire i sintomi che il paziente può manifestare durante il progredire della propria malattia. Riconoscere e prevenire i sintomi è importante perché permette di prevenire una riacutizzazione. I consigli che il paziente può ricevere da operatori, medici e paramedici sono dunque essenziali al fine di gestire al meglio la patologia respiratoria». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Deborah Annolino (d.annolino@adcommunications.it).
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