È stato assegnato al neurologo Pietro Iaffaldano dell’Università di Bari, il “Premio Rita Levi Montalcini 2025″, riconoscimento che l’AISM dedica ai giovani ricercatori distintisi nella lotta alla sclerosi multipla, per il suo impegno nella ricerca osservazionale, quella resa possibile dai dati delle 94.000 cartelle cliniche del Registro Italiano della Sclerosi Multipla. «I numeri che studiamo – ha dichiarato – nascono dalla vita delle persone e tornano alla vita delle persone»

È stato assegnato al neurologo Pietro Iaffaldano dell’Università di Bari il Premio Rita Levi Montalcini 2025, riconoscimento che l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) dedica ai giovani ricercatori distintisi nella lotta alla sclerosi multipla, per il suo impegno nella ricerca osservazionale, quella resa possibile dai dati delle 94.000 cartelle cliniche del Registro Italiano della Sclerosi Multipla sulla quale il neurologo è da sempre impegnato.
Professore Associato di Neurologia all’Università di Bari e neurologo al Policlinico di Bari, Iaffaldano è stato premiato per l’impatto scientifico e clinico dei suoi studi: dalla valutazione dell’efficacia dei farmaci nella vita reale, alla capacità di predire l’evoluzione della malattia, fino all’analisi della progressione indipendente dalle ricadute (PIRA), anche nei giovani con sclerosi multipla pediatrica.
«Questo premio ha un significato speciale – ha dichiarato il ricercatore – perché valorizza una ricerca che parte dalle storie cliniche delle persone e le trasforma in conoscenza collettiva. È un riconoscimento al lavoro di squadra, dentro e fuori i laboratori».
Autore di oltre 110 pubblicazioni peer-reviewed e relatore invitato nei più prestigiosi congressi internazionali, Iaffaldano ricopre un ruolo centrale nei network di ricerca come il Big MS Data – che integra i registri di sei Paesi – ed è principal investigator degli studi di farmacovigilanza PASS (Post-Authorisation Safety Studies, ossia studi sulla sicurezza dei farmaci realizzati dopo l’autorizzazione e l’immissione in commercio), condotti attraverso il citato Registro Italiano della Sclerosi Multipla.
Nel discorso pronunciato al momento della premiazione, il ricercatore ha voluto condividere idealmente il premio con i colleghi che ne hanno sostenuto il percorso, ma soprattutto con le persone con sclerosi multipla che, con generosità, alimentano il Registro. «Senza il loro contributo – ha affermato – nessuna delle nostre ricerche sarebbe possibile. I numeri che studiamo nascono dalla vita delle persone e tornano alla vita delle persone».
Istituito nel 1999 dall’AISM, il Premio Rita Levi Montalcini ha segnato l’inizio di carriere straordinarie per molti ricercatori oggi protagonisti della scena scientifica internazionale. «Da oggi – dicono dall’Associazione -, in questa storia collettiva entra anche il nome di Pietro Iaffaldano». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa e Comunicazione AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.
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