A voi studentesse e studenti con disabilità che avete arricchito le nostre scuole

di Vincenzo Falabella*
«Avete reso la scuola un luogo più aperto, più attento, più rispettoso. Una scuola più vera. Grazie al vostro esempio, tutti – compagni, docenti, educatori – hanno potuto riscoprire il valore della solidarietà, del rispetto, dell’ascolto e dell’accoglienza»: lo scrive Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH, rivolgendosi alle studentesse e agli studenti con disabilità che affronteranno l’Esame di Stato

Studente con disabilità in classeAlle studentesse e agli studenti con disabilità che affrontano l’Esame di Stato: Care ragazze, Cari ragazzi, in questi giorni così importanti per voi, in cui si conclude un percorso scolastico e si apre un nuovo capitolo della vostra vita, desideriamo rivolgervi un pensiero speciale e sincero di incoraggiamento e di augurio.
Arrivare fin qui non è stato scontato né semplice. Il vostro cammino scolastico è stato spesso segnato da ostacoli, piccoli e grandi, che avete affrontato con determinazione, coraggio e una straordinaria forza d’animo. Ogni traguardo raggiunto, ogni passo avanti, è stato il frutto di un impegno profondo, quotidiano, che ha coinvolto voi, le vostre famiglie e tutta la comunità scolastica.
Sappiamo quanto il sostegno delle famiglie sia stato fondamentale lungo questo percorso: la loro presenza discreta ma costante, il loro incoraggiamento nei momenti difficili, la loro fiducia nelle vostre capacità hanno rappresentato una risorsa preziosa e insostituibile. A loro va il nostro sincero ringraziamento.

Ma oggi è soprattutto a voi che vogliamo dire grazie, voi che con la vostra presenza, avete arricchito le nostre scuole.
Il vostro percorso non è stato semplice. Spesso è stato segnato da ostacoli che altri non hanno dovuto affrontare: barriere, non solo fisiche ma anche culturali, difficoltà comunicative, fatiche quotidiane, incomprensioni e talvolta solitudini. Avete dovuto lottare per farvi ascoltare, per essere riconosciuti, per vedere rispettati i vostri diritti. Eppure, non avete mai perso la speranza e nonostante tutto, avete scelto di non fermarvi, avete continuato ad andare avanti con determinazione, passo dopo passo, affrontando sfide silenziose, invisibili agli occhi di molti, ma che voi avete saputo superare con dignità e tenacia, senza rinunciare alla vostra voglia di apprendere, di crescere, di costruire un futuro. E dimostrando a tutti che la forza non si misura solo nei risultati, ma nel coraggio con cui si affrontano le difficoltà.
Non vi siete mai arresi e oggi siete qui, pronti a sostenere l’Esame di Stato. Grazie, quindi, per averci insegnato che ogni difficoltà può essere affrontata in modo positivo e propositivo. Che la diversità non è un limite, ma una risorsa. Che l’inclusione non è un gesto da compiere, ma un modo di essere, da costruire giorno dopo giorno, insieme.
Avete reso la scuola un luogo più aperto, più attento, più rispettoso. Una scuola più vera. Grazie al vostro esempio, tutti – compagni, docenti, educatori – hanno potuto riscoprire il valore della solidarietà, del rispetto, dell’ascolto e dell’accoglienza.

L’Esame di Stato è un momento di passaggio, ma non definisce chi siete: il vostro valore, le vostre capacità, la vostra unicità vanno ben oltre una prova scritta od orale. Siate orgogliosi di ciò che avete raggiunto, e guardate avanti con fiducia. Il futuro vi aspetta, e siamo certi che, con la stessa tenacia dimostrata finora, saprete affrontarlo con successo.
A tutti voi, ragazze e ragazzi, va il nostro più affettuoso “in bocca al lupo” per questi esami e per tutto quello che verrà dopo.

*Presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), consigliere del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro).

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