Una ricognizione sulle riforme in tema di disabilità

«A oltre tre anni dall’approvazione della Legge 227/21, va ribadito quanto sia spesso complessa l’attuazione tempestiva e puntuale delle fonti primarie nel nostro ordinamento, anche nel campo della disabilità. Di conseguenza, è ancora molto difficile un bilancio sugli effetti che le misure ivi previste potranno avere sui diritti delle persone con disabilità»: lo si legge in un contributo di Giuseppe Arconzo, ordinario di Diritto Costituzionale all’Università di Milano, testo liberamente scaricabile nel web

Puzzle con pezzi mancantiÈ decisamente degno di attenzione il contributo intitolato L’incerto avvio delle riforme in tema di disabilità previste dalla legge n. 227 del 2021, pubblicato dalla rivista «Federalismi.it» (e liberamente scaricabile a questo link), a firma di Giuseppe Arconzo, ordinario di Diritto Costituzionale all’Università di Milano, ma ben noto anche a chi legge Superando quale organizzatore del corso di perfezionamento su Diritti e inclusione delle persone con disabilità in una prospettiva multidisciplinare, iniziativa tradizionalmente seguita anche sulle nostre pagine.

Vi si legge tra l’altro nelle conclusioni: «A distanza di oltre tre anni dall’approvazione della legge n. 227 del 2021, è possibile ribadire ancora una volta […] quanto sia spesso complessa l’attuazione tempestiva e puntuale delle fonti primarie nel nostro ordinamento, anche nel campo della disabilità. Di conseguenza, è ancora molto difficile poter stilare un bilancio sugli effetti che le misure ivi previste potranno avere sui diritti delle persone con disabilità. Dapprima i laboriosi tempi di elaborazione dei tre decreti legislativi; poi le continue e molteplici correzioni al d.lgs. n. 62 del 2024; ancora, i significativi ritardi nella redazione dei provvedimenti attuativi dello stesso d.lgs. n. 62 del 2024, che stanno determinando lo svolgimento di una sperimentazione del tutto parziale e solo su alcuni aspetti della riforma; infine, il rinvio dell’entrata in vigore della riforma stessa su tutto il territorio nazionale al 1° gennaio 2027. Tutto ciò – anche in attesa di eventuali ulteriori correzioni ai decreti legislativi, che secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 4, della legge delega n. 227 del 2021, potranno essere adottati entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore di ciascun decreto legislativo […] – non può che portare a sospendere il giudizio sugli effettivi miglioramenti che questa riforma, da tempo attesa, potrà avere sui diritti delle persone con disabilità. L’auspicio, evidentemente, è che tutto questo tempo non stia trascorrendo invano [grassetti nostri nella citazione]». (S.B.)

Ricordiamo ancora il link al quale è liberamente scaricabile il contributo di Giuseppe Arconzo.
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