È nata a Orbetello (Grosseto), al fianco dell’Associazione di Promozione Sociale Oltre lo sguardo, la Fondazione La Casa di Mario, nuovo tassello voluto da Elena Improta, presidente di Oltre lo sguardo e promotrice del progetto di co-housing “La Casa di Mario”, per la costruzione di un futuro migliore per le persone con disabilità e i loro familiari. «Si tratta – come sottolinea la stessa Improta – di un contenitore solido, progettato per sviluppare buone pratiche e modelli residenziali adeguati per il “Dopo di Noi”»

È nata il 16 giugno scorso a Orbetello (Grosseto), al fianco dell’Associazione di Promozione Sociale Oltre lo sguardo, la Fondazione La Casa di Mario, nuovo tassello voluto da Elena Improta, per la costruzione di un futuro migliore per le persone con disabilità e i loro familiari. «La Fondazione – dichiara Improta, presidente di Oltre lo sguardo e promotrice del progetto di co-housing La Casa di Mario – rappresenta una piccola goccia in un mare di solitudine e battaglie per rivendicare diritti fondamentali. È un contenitore solido, progettato per sviluppare buone pratiche e modelli residenziali adeguati per il “Dopo di Noi”, volto ad affrontare con maggiore forza contrattuale le istituzioni e le politiche che riguardano queste tematiche».
La nuova Fondazione, come si legge nello Statuto, «esercita in via esclusiva o principale una o più attività di interesse generale tramite l’attuazione di iniziative di tutela, assistenza e cura, materiale e morale, delle persone con disabilità». In particolare, nell’àmbito delle attività di interesse generale, essa si propone «di promuovere il soddisfacimento dei diritti dei cittadini in condizione di vulnerabilità, e in particolare di operare al servizio delle persone con disabilità, in aiuto alle loro famiglie, intervenendo al fianco di queste e stimolandone la partecipazione attiva, al fine di garantire la tutela e il soddisfacimento delle necessità di vita, individuale e sociale, dei loro familiari, valorizzando di questi potenzialità ed attitudini attraverso l’uso delle autonomie personali, difendendone i diritti e favorendone il processo di integrazione e inclusione sociale e sanitaria nella collettività, anche nel contesto della normativa del “Dopo di Noi”». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa.elena.improta@gmail.com.
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