Tutti i prodotti e i servizi che da domani, 28 giugno, dovranno essere accessibili nell’Unione Europea

Da domani, 28 giugno, entrerà in vigore l’“European Accessibility Act”, la Legge Europea sull’Accessibilità, stabilendo l’obbligo di accessibilità nell’Unione Europea per vari prodotti e servizi. Sul tema segnaliamo gli eventi promossi per i prossimi giorni a Bruxelles da AccessibleEU e a Roma da Accessibility Days (insieme all’Ufficio di Collegamento del Parlamento Europeo in Italia), riferendo anche delle istanze espresse dal Forum Europeo sulla Disabilità all’Unione Europea, ai governi nazionali e alle aziende private

Legge Europea: realizzazione graficaSistemi hardware per computer di uso generale destinati al consumatore (computer, tablet, laptop) e sistemi operativi per essi (Windows o macOS); terminali di pagamento, ad esempio in negozi o ristoranti; terminali self-service quali Bancomat, biglietterie automatiche, macchine per il check-in e terminali self-service interattivi che forniscono informazioni; apparecchiature terminali per consumatori con capacità di elaborazione interattiva, utilizzate per servizi di comunicazione elettronica, ossia, in parole semplici, smartphone, tablet in grado di effettuare chiamate; apparecchiature terminali per consumatori con capacità di elaborazione interattiva, utilizzate per l’accesso a servizi di media audiovisivi, quali le smart TV, che includono servizi di televisione digitale; E-reader (Amazon Kindle o Tolino): perché elenchiamo tutti questi prodotti e anche i servizi di seguito citati, vale a dire i servizi di comunicazione elettronica (servizi di Orange o Vodafone); i servizi che forniscono accesso a media audiovisivi (siti web o app di canali TV come BBC iPlayer e piattaforme di video on demand come Netflix); i servizi bancari per consumatori (prelievi di denaro, bonifici, servizi bancari online, apertura di un conto bancario); gli E-book; l’E-commerce (siti web o applicazioni mobili attraverso cui le aziende vendono i propri prodotti o servizi online); e ancora, elementi specifici dei servizi di trasporto relativi a informazioni e biglietteria, ad eccezione dei servizi di trasporto urbani, suburbani e regionali, per i quali sono coperti solo i terminali self-service? Perché domani è il 28 giugno 2025, ovvero la data da cui entrerà ufficialmente in vigore l’European Accessibility Act, la Legge Europea sull’Accessibilità adottata nel 2019 e da domani, appunto, tutti quei prodotti e servizi dovranno essere accessibili.

Su tale tema già in molti si stanno muovendo, per fare chiarezza e dare visibilità all’importante scadenza. Lo ha fatto ad esempio AccessibleEU, il Centro Europeo per le Risorse sull’Accessibilità, promuovendo a Bruxelles la Settimana dell’Accessibilità dal 1° al 3 luglio, e in particolare organizzando due eventi per far sì che tutti i rappresentanti istituzionali, le imprese e la società civile siano pronti al cambiamento segnato dall’European Accessibility Act.
Il 1° luglio, dunque, vi sarà un incontro dedicato all’accessibilità dei servizi bancari, promosso da AccessibleEU in collaborazione con l’EBU, l’Unione Europea dei Ciechi e con l’EBF, la Federazione Bancaria Europea.
Il 3 luglio, poi, sempre AccessibleEU organizzerà un evento che includerà panel sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, sui servizi bancari, l’e-commerce e gli e-book, sui servizi di telecomunicazione, i servizi audiovisivi e i numeri di emergenza, oltreché sulla mobilità in Europa, sui processi riguardanti gli appalti pubblici e sugli edifici e le infrastrutture (per ogni informazione: accessibleeu@fundaciononce.es).

Per quanto poi concerne il nostro Paese, segnaliamo senz’altro l’incontro promosso per la mattinata del 30 giugno a Roma (presso Esperienza Europa – David Sassoli, ore 10-13), denominato Costruire accessibilità: la sfida dell’attuazione dell’EAA, promosso da Accessibility Days, in collaborazione con l’Ufficio di Collegamento del Parlamento Europeo in Italia, moderato dal responsabile di quest’ultimo, Maurizio Molinari, e al quale interverranno rappresentanti di Associazioni, figure esperte in àmbito legale e tecnico, nonché figure di riferimento nei settori dell’istruzione e dell’editoria accessibile (partecipazione è gratuita, posti limitati, per ogni informazione e per iscriversi, fare riferimento al sito di Accessibility Days).

E molto spazio, infine, viene naturalmente dedicato all’entrata in vigore dell’European Accessibility Act da parte dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, che tanto si è battuto nel corso degli anni per ottenere l’approvazione di quella Legge, ricordando per altro che «durante i negoziati che hanno portato all’approvazione della norma, la posizione dei governi nazionali rappresentati dal Consiglio dell’Unione Europea si è spesso discostata dalla nostra, ad esempio in merito all’inclusione dell’ambiente edificato o dei servizi di trasporto urbano. E tuttavia, l’European Accessibility Act è una Direttiva di armonizzazione, che pur se “basica”, non impedisce ai governi nazionali di andare oltre l’ambito di applicazione di essa, per includere ulteriori prodotti, servizi e ambienti».
In tal senso, dunque, l’EDF chiede in una nota che «i governi nazionali, le imprese e le organizzazioni private facciano tutti la loro parte», sottolineando innanzitutto che «le imprese dovrebbero considerare questa come un’opportunità per colmare una lacuna evidente, creando prodotti e servizi che il maggior numero di persone possa utilizzare, andando oltre gli stessi requisiti legali della nuova norma. Garantire infatti l’accessibilità potrà aprir loro nuovi mercati, allineando le ai valori europei di diversità e inclusione ed estendendo gli agli importatori e ai distributori. In poche parole, adeguarsi all’European Accessibility Act è una buona idea imprenditoriale in un momento in cui le aziende europee devono essere più competitive e innovative che mai. L’accessibilità, infatti, è necessaria per le persone con disabilità, ma è vantaggiosa per tutti».
Pertanto l’EDF conclude invitando le imprese e le organizzazioni private «a seguire la chiara tendenza dell’European Accessibility Act, garantendo che tutti i loro prodotti e servizi siano accessibili e coinvolgendo sia esperti di accessibilità, sia utenti con disabilità nello sviluppo dei loro prodotti e servizi».
Ai governi nazionali, invece, il Forum chiede «di estendere gli obblighi legali in materia di accessibilità ad altri prodotti e servizi, attraverso leggi nazionali; di coinvolgere le organizzazioni di persone con disabilità nel monitoraggio e nell’applicazione dell’European Accessibility Act e di altre leggi sull’accessibilità; di investire le risorse umane e finanziarie necessarie nelle autorità nazionali responsabili dell’applicazione e del monitoraggio in materia di accessibilità, facilitando la loro cooperazione con le organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità».
All’Unione Europea, infine, si chiede di «istituire un’Agenzia Europea per l’Accessibilità che fornisca supporto specializzato all’Uniune stessa e agli Stati Membri sulle politiche di accessibilità, nonché alle autorità pubbliche, alle imprese e all’intera comunità, su come attuare concretamente l’accessibilità. A garantire altresì che l’accessibilità per le persone con disabilità sia un obbligo in tutta la nuova legislazione». (Stefano Borgato)

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