Inaugurato presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze il “Polo Fiorenza” per la salute ostetrico-ginecologica delle donne con disabilità, promosso dalla Fondazione Foemina e dalla Fondazione CR Firenze, in collaborazione con la stessa sede ospitante. Tra i vari elementi qualificanti, ambienti totalmente accessibili, un team adeguatamente formato per accogliere pazienti con bisogni specifici di salute, nonché spazi adattati per facilitare la relazione informale e paritaria tra la paziente e lo staff dell’ospedale

Il 17 giugno scorso è stato inaugurato a Firenze il Polo Fiorenza per la salute ostetrico-ginecologica delle donne con disabilità, allo scopo di garantire cure accessibili e dignitose a tutte le donne.
Il nuovo servizio è stato promosso dalla Fondazione Foemina e dalla Fondazione CR Firenze, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, ed è situato all’interno del Dipartimento Assistenziale Integrato Materno-Infantile della stessa (questo il link della pagina dedicata al servizio sul sito dell’AOU Careggi).
Nello specifico, il nuovo Polo è situato al piano interrato del padiglione 7, negli spazi che già ospitano l’Ambulatorio Rosa Point, di cui il nuovo servizio costituisce un’evoluzione, e si configura come un potenziamento dell’offerta sanitaria rivolta alle donne con disabilità motorie, sensoriali e intellettive.
Il nuovo spazio è stato pensato in un’ottica inclusiva. Gli ambienti sono totalmente accessibili, arredati e strutturati in modo da permettere alle donne con disabilità di muoversi in autonomia e conservare la propria privacy. Il personale è costituito da un team dedicato e adeguatamente formato per poter accogliere pazienti con bisogni specifici di salute e tutti gli spazi sono stati riadattati per facilitare la relazione informale e paritaria tra la paziente e lo staff dell’ospedale.
Progettato dall’architetta Virginia Serrani dello studio DSP Srl, il nuovo Polo è stato concepito con un approccio innovativo, attento a ogni aspetto dell’accessibilità: segnaletica tattile, colori tenui, stimoli sensoriali, arredamento inclusivo, percorsi agevolati e, come già detto, personale adeguatamente formato per l’accoglienza delle donne che ne usufruiranno.
Per accedere al servizio è necessaria la tessera sanitaria e la richiesta del medico curante o dello specialista, con indicazione dell’eventuale esenzione e dell’eventuale quesito diagnostico. Per attivare il servizio è necessario inviare una mail a cupmaternita@aou-careggi.toscana.it (e per conoscenza a polofiorenza@aou-careggi.toscana.it) specificando obbligatoriamente: età, il tipo di disabilità, i contatti telefonici/mail dell’utente o del/la caregiver/familiare, nonché eventuali altre informazioni che potrebbero essere utili all’erogazione (per esempio lo stato di gravidanza ecc.). L’utente riceverà quindi una mail di risposta con i dati e il promemoria dell’appuntamento.
Durante la visita, potrebbero essere rilevate ulteriori prestazioni erogabili al momento, oppure con prenotazione successiva di cui iul medico o la medica si farà carico direttamente o tramite il personale dell’ambulatorio.
«Questo progetto nasce dalla consapevolezza che l’accesso alla salute non può essere uguale per tutti, se non si parte dal riconoscere e accogliere le differenze – ha dichiarato, in occasione dell’inaugurazione, Felice Petraglia, presidente della Fondazione Foemina –. Il Polo Fiorenza sarà un luogo pensato per offrire non solo cure, ma soprattutto rispetto, accoglienza e dignità a ogni paziente».
«Fondazione CR Firenze ha creduto e sostenuto questo progetto fin dalla sua ideazione – sono invece le parole di Maria Oliva Scaramuzzi, vicepresidente della Fondazione CR Firenze – perché promuove uno dei nostri valori più importanti: l’inclusività. Il Polo Fiorenza rappresenta un passo concreto verso una sanità che riconosce le differenze non come ostacoli ma come dimensioni da accogliere e rispettare».
«Il Polo Fiorenza rappresenterà un’evoluzione di servizi attivi da anni nell’AOU Careggi, dedicati alla salute della donna, come il Rosa Point, nato per la cura delle pazienti con disabilità motoria e il servizio ASDI per le pazienti con disabilità intellettiva [ASDI sta appunto per Assistenza Sanitaria Disabilità Intellettiva, N.d.R.], parti integranti del percorso PASS (Percorsi Assistenziali per Soggetti con bisogni Speciali) della Regione Toscana – ha affermato dal canto suo Angelamaria Becorpi, project manager del percorso PASS – e, grazie all’attivazione di un team dedicato, all’allestimento dei nuovi ambienti e alla fornitura di nuove attrezzature ad hoc, garantirà la possibilità di svolgere prime visite, controlli, screening e approfondimenti diagnostici collegandosi a tutti i servizi già presenti».
«Il progetto si pone un obiettivo ambizioso: garantire a tutte le donne, indipendentemente dalla loro condizione, un accesso equo e qualificato alle cure ostetrico-ginecologiche, superando barriere fisiche, culturali e comunicative – è scritto nel sito dell’AOU Careggi –. L’inaugurazione è stata anche l’occasione per presentare alla cittadinanza, agli operatori sanitari e alle istituzioni il frutto di una collaborazione virtuosa tra pubblico, privato sociale e Terzo Settore, a beneficio di una sanità più umana, più giusta e più vicina a chi ha maggiori fragilità». (Simona Lancioni)
Si ringrazia Patrizia Pepe per la segnalazione.
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti dovuti al diverso contenitore, insieme all’immagine utilizzata per gentile concessione.
Per approfondire il tema della salute sessuale e riproduttiva delle donne con disabilità, suggeriamo anche di consultare, sempre nel sito di Informare un’h, il Repertorio 2021-2025 Servizi per la salute sessuale e riproduttiva preparati ad accogliere donne con disabilità, nonché le sezioni dedicate a Donne con disabilità: diritti sessuali e riproduttivi e a Donne con disabilità.
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