«Non chiediamo che si spendano in fretta le risorse del PNRR, ma che si spendano bene e ancora una volta, proprio per garantire una ricaduta positiva e sostenibile delle risorse, auspichiamo che il Terzo Settore sia maggiormente coinvolto»: lo ha dichiarato Vanessa Palluicchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, a margine della presentazione del rapporto “Il PNRR a un anno dalla conclusione. Il punto del Terzo Settore”, realizzato dal Forum stesso, in collaborazione con la Fondazione Openpolis
«Mentre si avvicina la scadenza del 2026 per il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la distanza tra gli obiettivi politici originari e l’attuazione si è fatta evidente e, in molti casi, gli effetti concreti e strutturali appaiono ancora incompiuti o poco definibili. Ma, con una sesta revisione del Piano in fase di definizione e oltre 80 miliardi di euro ancora da spendere in meno di 20 mesi, il destino del PNRR è tutt’altro che scritto e il futuro si gioca ora»: lo si legge nelle conclusioni del rapporto Il PNRR a un anno dalla conclusione. Il punto del Terzo Settore (disponibile integralmente a questo link, mentre a quest’altro link ne è disponibile un abstract), realizzato dal Forum del Terzo Settore, in collaborazione con la Fondazione Openpolis e presentato a Roma, come avevamo segnalato anche sulle nostre pagine.
«Portiamo avanti da tre anni il monitoraggio dell’andamento dell’attuazione del PNRR – commenta Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – e ci sono finalmente dei passi in avanti sul piano dell’accessibilità dei dati. Il quadro a disposizione, però, ci preoccupa non poco: a maggior ragione in questa fase in cui nel Paese assistiamo all’aumento vertiginoso di povertà, disuguaglianze ed emarginazione sociale, le misure di welfare nel Pnrr dovrebbero a nostro avviso ricevere la massima attenzione e il massimo impegno da parte delle Istituzioni. Purtroppo non è così ed è per questo che rilanciamo il nostro appello affinché non vada sprecata la straordinaria opportunità del Piano. Non chiediamo che si spendano in fretta le risorse, ma che si spendano bene, centrando gli obiettivi e rispettando i tempi. Ancora una volta, inoltre, e proprio per garantire una ricaduta positiva e sostenibile delle risorse del PNRR, auspichiamo che il Terzo Settore, il cui potenziale risulta sottoutilizzato, sia maggiormente coinvolto».
«A poco più di un anno dalla conclusione – sottolinea dal canto suo Luca Dal Poggetto, analista di Openpolis -, con oltre la metà delle risorse assegnate ancora da spendere e con una probabile ulteriore revisione del Piano da adottare entro la fine del 2025, è importante che l’attenzione rimanga alta, così come cerchiamo di fare dal 2023 con i report realizzati insieme al Forum e in generale attraverso il nostro costante monitoraggio sul PNRR. Anche a causa del complesso contesto internazionale, l’impostazione originaria potrebbe cambiare in maniera significativa nei prossimi mesi e a farne le spese potrebbero essere, tra gli altri, anche gli interventi legati al welfare e all’inclusione sociale, aree in cui storicamente il contributo del Terzo Settore è fondamentale». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: stampa@forumterzosettore.it.
A questo link vi è l’elenco completo di tutti i soci e degli aderenti al Forum del Terzo Settore, tra cui anche la FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie).
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