Partecipando a un Tavolo di Lavoro del CIPA (Comitato Interministeriale per le Politiche dell’Invecchiamento Attivo), promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Federazione FISH ha preannunciando la presentazione di un proprio documento contenente una serie di proposte, per far sì che il Piano Nazionale per l’Invecchiamento Attivo tenga conto delle esigenze specifiche delle persone con disabilità anziane non autosufficienti e delle loro famiglie
«Abbiamo ribadito con forza l’urgenza di un approccio centrato sui diritti, sulla personalizzazione degli interventi e sulla costruzione di reti territoriali che garantiscano autonomia, inclusione e qualità della vita. In questa prospettiva, presenteremo entro il 31 luglio un nostro documento di osservazioni alla cosiddetta “Relazione Ponte”, testo preparatorio alla stesura del Piano Nazionale, con una serie di proposte puntuali per far sì che il Piano stesso tenga conto delle esigenze specifiche delle persone con disabilità anziane non autosufficienti e delle loro famiglie, riconoscendo e valorizzando anche il ruolo delle organizzazioni rappresentative nei processi decisionali»: lo si legge in una nota diffusa dalla FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), a margine della partecipazione della Federazione al Tavolo di Lavoro del CIPA (Comitato Interministeriale per le Politiche dell’Invecchiamento Attivo), promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
In tale sede, dunque, la Federazione ha dato piena disponibilità a collaborare con le Istituzioni, per costruire risposte concrete ai bisogni delle persone anziane e in particolare di quelle con disabilità.
La riunione, cui ha preso parte la viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci, ha segnato l’avvio di un percorso condiviso tra Istituzioni e organizzazioni del Terzo Settore, verso la definizione del primo Piano Nazionale, entro questo 2025, per l’invecchiamento attivo, l’inclusione sociale e la prevenzione delle fragilità nella popolazione. «Un Piano – spiegano dalla FISH – che intende promuovere politiche integrate capaci di rispondere in modo adeguato alle esigenze complesse di una società che invecchia, con particolare attenzione alla condizione di vita delle persone con disabilità anziane».
«Non possiamo permettere che le persone con disabilità anziane non autosufficienti restino ai margini delle politiche pubbliche – commenta Vincenzo Falabella, presidente della FISH -, è tempo di agire con responsabilità e visione. Il Piano Nazionale dev’essere uno strumento concreto, non un esercizio teorico: serve a garantire diritti, dignità e futuro. La nostra Federazione c’è, pronta a collaborare con spirito costruttivo e fermezza». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishets.it.
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