Bloccata per un’ora sul binario e poi sollevata di peso insieme alla carrozzina!

di Chiara Calcinai
«Mi sono sentita discriminata, non in grado di viaggiare come gli altri e non libera di scegliere cosa poter fare nel momento in cui mi sono trovata “segregata” su un binario. Un servizio pubblico non può funzionare in questo modo»: lo scrive Chiara Calcinai, raccontando l’ennesima disavventura vissuta alla stazione di Pontedera (Pisa), dove l’ascensore non ha funzionato, costringendola a restare bloccata per un’ora sul binario e ad essere poi sollevata, insieme alla sua carrozzina, sia all’andata che al ritorno

Stazione di Pontedera-Casciana Terme (Pisa)Vorrei descrivere ciò che mi è successo alla Stazione dei treni di Pontedera (Pisa). Premetto che ciò che sto per raccontare è successo troppe volte e questo non è più ammissibile.
Prenoto l’assistenza per persone con disabilità (avendo una disabilità motoria) nel tratto Pisa-Pontedera e questa mi viene correttamente confermata. Addirittura vengo chiamata qualche ora prima della partenza dalla Sala Blu [il servizio di assistenza dedicato alle persone con disabilità che viaggiano in treno, N.d.R.] e vengo rassicurata nuovamente sulla conferma del servizio. Mi viene anche comunicato che avrebbero dirottato il treno sul binario 4 proprio perché in quel punto gli ascensori funzionavano.
Arrivata a Pontedera, l’ascensore non funziona e rimango bloccata sul binario senza alcuna possibilità di uscire dalla Stazione. Abbiamo dovuto chiamare i Vigili del Fuoco che a loro volta hanno chiamato la Polizia.
Dopo un’ora di attesa sul binario, siamo riusciti a scendere prendendo le scale – atto molto pericoloso sia per me che per gli altri – sollevando sia me che la carrozzina. E se cadevo? E se qualcuno si faceva male?
Al ritorno la storia si ripete, abbiamo dovuto nuovamente scendere le scale di peso scomodando altri operatori della Sala Blu che in quel momento non erano nemmeno in servizio.

Siccome non si tratta di un imprevisto, ma di un grave problema, chiedo, a chi di dovere, di intervenire in qualche modo perché nel 2025 non è più possibile far vivere alle persone tali situazioni.
Mi sono sentita discriminata, non in grado di viaggiare come gli altri e non libera di scegliere cosa poter fare nel momento in cui mi sono trovata “segregata” su un binario. Un servizio pubblico non può funzionare in questo modo.
Ringrazio per l’attenzione e ringrazio formalmente anche gli operatori presenti (organi di Polizia e operatori della Sala Blu di Pontedera) per la pazienza e per la dedizione che mettono nel loro lavoro. Però, nonostante ciò, purtroppo ancora una volta la società ha fallito e ancora una volta una parte della popolazione è stata lasciata al margine.

Essendo un problema ricorrente nella Stazione di Pontedera, spero nella collaborazione e nella comprensione di coloro che mi leggono.

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti dovuti al diverso contenitore, insieme all’immagine utilizzata per gentile concessione.
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