I colori e le sfumature del celebre pittore vedutista del Settecento, Gian Antonio Canal, detto il Canaletto, descritte con uno sfarfallio di mani nel silenzio più assoluto: è questa la speciale proposta dedicata ai non udenti, all’interno della mostra di Treviso Canaletto. Venezia ed i suoi splendori, che si chiuderà il 19 aprile prossimo nella città della Marca (Casa dei Carraresi).
Partito nel novembre scorso, l’esperimento – che prevede altri tre momenti, da qui alla chiusura della mostra (domenica 22 febbraio, sabato 7 e domenica 29 marzo) – ha avuto finora un successo notevole, tale da spingere i promotori a moltiplicare le offerte, fino a un totale di dieci visite guidate, ognuna delle quali aperta a un massimo di quindici persone e che consente loro di godere dei preziosi dipinti in esposizione, grazie alla Lingua Italiana dei Segni (LIS).
A volere l’iniziativa è stata la vivace Sezione dell’ENS di Treviso (Ente Nazionale dei Sordi), non nuova a proposte originali in ambito artistico. Basti ad esempio ricordare la rappresentazione, nel 2008, dell’opera lirica Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, realizzata dalla Compagnia Scudoblu, composta da sordi e non, che “cantano” utilizzando il Linguaggio dei Segni. (S.B.)
ENS Treviso, tel. 0422 2625823, treviso@ens.it.
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