Lezioni di vela, di tiro con l’arco e di scherma, ma anche nuoto, judo, equitazione e basket. Lo sport paralimpico entra in classe, e non solo in teoria ma anche in pratica. Come mai? Per due motivi: per far partecipare anche i bambini e i ragazzi con disabilità alle ore di educazione fisica a scuola e per sensibilizzare i compagni di banco alle discipline da poter praticare insieme.
Con l’arrivo della bella stagione, entra nel vivo, in Emilia Romagna, il Progetto Scuola – Integrazione attraverso lo Sport, iniziativa pensata dal CIP Regionale (Comitato Italiano Paralimpico), affinché gli studenti con disabilità possano entrare in palestra, partecipando così in modo attivo al gioco e al movimento anche durante le ore di ginnastica. Partner del progetto, oltre alle scuole aderenti, gli Uffici Scolastici Provinciali, le Amministrazioni Locali, la Regione, le Società e le Associazioni Sportive, l’UISP, il CONI e il CSI.
A Piacenza, la provincia più attiva, sono una ventina le scuole coinvolte (tra primarie e secondarie), per un totale di 92 classi e di circa 1.900 studenti, di cui 90 disabili. Quest’anno il numero degli istituti è praticamente raddoppiato, anche se sussiste un certo freno all’adesione, derivante soprattutto dalle scarse disponibilità finanziarie.
Alcune scuole hanno già iniziato a partecipare alle attività sportive targate CIP, altre partiranno in primavera, grazie anche alla collaborazione del Circolo Velico Maestrale. Sempre a Piacenza, all’Istituto per Geometri “Tramello” e alla Scuola Media “Italo Calvino”, il progetto si differenzia leggermente dallo schema base: in queste due realtà, infatti, la classe che ha al proprio interno un alunno disabile proverà diversi sport, nel corso dell’anno scolastico, al fine di individuare quello che meglio si adatta al lavoro degli studenti e al tipo di disabilità.
Per quanto poi riguarda il resto della Regione, sono una ventina gli istituti comprensivi coinvolti dall’iniziativa: a Parma hanno aderito la Scuola Primaria “Anna Frank”, la Secondaria di Primo Grado “Ferrari” e l’Istituto “Giordani”; a Reggio Emilia le elementari e le medie di Castelnovo nè Monti e l’Istituto “Zanelli”, mentre a Modena l’attività è partita solo nelle scuole dove opera il Centro Sportivo Italiano (CSI).
E ancora, Bologna vede coinvolte le Elementari “Andrea Costa”, l’Istituto Comprensivo di Porretta e il “Salvemini”; a Ferrara il progetto è partito all’Istituto Comprensivo di Formignana, al Liceo Sociale “Carducci” e all’Istituto Professionale “Einaudi”, a Ravenna all’Istituto Comprensivo “Strocchi” e all’Istituto d’Arte “Ballardini”. A Forlì, infine, hanno aderito l’Istituto Comprensivo di Meldola e il Liceo Scientifico “Ferrari” di Cesenatico e a Rimini gli Istituti Comprensivi di Bellaria e Miramare.
*Testo già apparso in «Redattore Sociale», con il titolo L’integrazione? Passa attraverso la scuola e lo sport, e qui ripreso per gentile concessione.
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