L’hackathon “IA e Neurodivergenza”: il lavoro come spazio di espressione delle differenze

L’hackathon “IA e Neurodivergenza”, in programma il 25 e 26 ottobre a Roma sarà tutto dedicato all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per rendere il lavoro più accessibile, inclusivo e sostenibile per le persone neurodivergenti,e vi si potranno iscrivere persone tra i 18 e i 35 anni entro il 30 settembre

Hackathon, Roma, 25-26 ottobre 2025Un hackathon è un evento, spesso a carattere informatico, dove sviluppatori, designer, e altri esperti si riuniscono per collaborare e sviluppare soluzioni a problemi specifici in un breve lasso di tempo, solitamente un weekend. Ebbene, il 25 e 26 ottobre prossimi a Roma, presso l’Università degli Studi Link, si terrà il primo hackathon in Italia dedicato all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per rendere il lavoro più accessibile, inclusivo e sostenibile per le persone neurodivergenti, denominato appunto IA e Neurodivergenza; le iscrizioni per parteciparvi saranno aperte fino al 30 settembre (tramite un modulo online, disponibile a questo link: la partecipazione è gratuita e l’organizzazione coprirà i costi relativi al vitto durante l’evento). Ad organizzare l’iniziativa sono state l’Associazione AssoSoftware, la Fondazione Specialisterne, l’Agenzia per il Lavoro SkillJob, la stessa Università degli Studi Link e l’Associazione Confprofessioni.
«Obiettivo di questo hackathon – spiegano i promotori – è stimolare la progettazione di soluzioni di intelligenza artificiale capaci di migliorare concretamente l’efficacia professionale delle persone neurodivergenti, favorendo ambienti di lavoro flessibili, equi e realmente inclusivi. Le sfide previste toccano temi come la pianificazione delle attività, la gestione degli imprevisti, l’autoregolazione emotiva e sensoriale, l’ottimizzazione dei carichi cognitivi, l’adattamento delle interfacce e l’integrazione con software aziendali esistenti».

L’hackathon è aperto a persone tra i 18 e i 35 anni residenti in Italia, studenti, professionisti, sviluppatori, designer, comunicatori, persone neurodivergenti, referenti nell’ambito della neurodivergenza e innovatori di qualsiasi disciplina interessati a lavorare su idee ad alto impatto sociale. Si potrà partecipare singolarmente o in team da due a quattro componenti, anche senza un’idea già definita.
Durante le due giornate dell’evento, i team lavoreranno all’elaborazione di un’idea di business, che sarà valutata da una giuria di esperti in base ai criteri di innovazione, fattibilità tecnica, coerenza con il tema e valore generato.
Il team vincitore riceverà un premio in denaro di 4.000 euro, corrisposto da AssoSoftware, Skilljob e Confprofessioni, oltre alla possibilità di avere accesso a due sessioni di coaching con esperti dell’Università degli Studi Link. I primi tre team classificati che si costituiranno come impresa potranno inoltre iscriversi gratuitamente per un anno ad AssoSoftware.

«L’hackathon IA e Neurodivergenza – sottolineano ancora i promotori – sarà più di una competizione: sarà un invito a ripensare il lavoro come spazio di espressione e valorizzazione delle differenze. Un’occasione per costruire, con la tecnologia, un futuro più giusto per tutte e tutti». (S.B.)

Ringraziamo Fabrizio Acanfora per la collaborazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: organizzazione@assosoftware.it.
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