Sono oltre 100 i nuovi esercizi commerciali di prossimità accessibili alle persone con disabilità motoria sul territorio nazionale: sono i dati aggiornati di “#IoRampo”, progetto di cui ci siamo già occupati qualche mese fa, che punta ad aumentare l’accessibilità dei luoghi pubblici e dei negozi attraverso l’installazione di una semplice rampa rimovibile, un’idea per abbattere le barriere fisiche ma anche quelle culturali
Sono oltre 100 i nuovi esercizi commerciali di prossimità accessibili alle persone con disabilità sul territorio nazionale. Questi sono i dati aggiornati di #IoRampo di cui ci siamo già occupati nella primavera scorsa sulle nostre pagine, progetto che punta ad aumentare l’accessibilità dei luoghi pubblici e dei negozi attraverso l’installazione di una semplice rampa rimovibile, un’idea per abbattere le barriere fisiche ma anche quelle culturali.
Lo spiega l’ideatore, Andrea Venuto, uomo con disabilità, già disability manager per il Comune di Roma e presidente esecutivo di Connessioni Sociali Società Benefit, che ha deciso di trasformare la sua esperienza personale in un’iniziativa pratica: «Ero stanco di prendere il caffè sul marciapiede davanti al mio bar preferito. Con il progetto #IoRampo offriamo una soluzione concreta e immediata: in meno di 72 ore un negozio può rendersi conforme alle normative, inclusivo e aperto a tutti».
Nonostante le leggi italiane sull’abbattimento delle barriere architettoniche, circa l’80% dei negozi presenta ancora ostacoli, spesso un singolo gradino che esclude milioni di potenziali clienti. #IoRampo, dopo soli tre mesi di attività su scala nazionale e partito in fase sperimentale in Sardegna, dimostrando che abbattere le barriere architettoniche è possibile ed economicamente vantaggioso.
L’innovativo progetto, cui hanno già aderito molte Confcommercio della Regione Sardegna, ma anche, in tutt’altra parte d’Italia, della Provincia di Gorizia, è ispirato alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e si stima permetta un aumento potenziale del fatturato fino al 20% per chi apre davvero le porte a tutti e tutte. Attorno all’iniziativa si sta costruendo una community di persone con disabilità che chiedono di potere spendere i propri soldi dove vogliono; infatti, ogni storia di accessibilità viene raccontata sul web e sui social, promuovendo i negozi inclusivi e facilitando la scelta consapevole dei clienti.
Patrocinata dalla UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), l’iniziativa punta sulla geolocalizzazione per segnalare le attività accessibili, con l’obiettivo non solo di rendere fruibili gli esercizi commerciali, ma anche di far capire che chi ha una disabilità è una persona come le altre che vuole essere libera di scegliere come e dove passare il proprio tempo libero. Si migliora così la qualità della vita anche per le persone anziane e le famiglie con bambini piccoli che spesso hanno difficoltà ad accedere ai luoghi pubblici; questo, in ultima analisi, rappresenta anche un vantaggio competitivo per gli stessi esercizi commerciali aderenti.
Dove #IoRampo è attivo, si è generato un positivo tangibile impatto sulla comunità, nei territori si sono radicati valori fondamentali dell’inclusione e dell’accessibilità, senza bisogno di discorsi “teorici”, ma passando ai fatti con una rampa mobile. Perché iniziare a vedere le persone con disabilità nei negozi, nei ristoranti, nei bar in maniera del tutto naturale vale più di tante campagne di sensibilizzazione che sovente rimangono sulla carta ed è il modo maggiormente efficace per cambiare la cultura della disabilità e fare inclusione. #IoRampo, infatti, dimostra che abbattere le barriere è al contempo un dovere civico e un’opportunità di crescita per tutti e tutte. (Stefania Delendati)
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